A Mattino 5 News vi era l'avvocato Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi: ecco che cosa ha raccontato in diretta tv su Garlasco
L’avvocato De Rensis è stato ospite di Mattino 5 News quest’oggi, soffermandosi su tutti gli aggiornamenti in merito alla nuova indagine sul delitto di Garlasco, a cominciare dalle prime indiscrezioni emerse sulle risultanze dell’incidente probatorio. “La presenza del dna di Chiara Poggi e forse di Alberto Stasi smentisce tutte le argomentazioni parascientifiche in merito al fatto che tutta questa attività non sarebbero servite a nulla invece servo tantissimo”.
E ancora. “Noi abbiamo detto sempre che Stasi beveva e beve l’Estathe quindi eravamo certi che l’Estathe fosse di Stasi, ma attendiamo ciò che verrà, con buona pace di chi dice che questa indagine sia inutile. Ci sono tutte delle argomentazioni di cui non parlo per rispetto del giudice ma l’incidente probatorio e l’analisi scientifica rapportate ad una maratona hanno fatto un km, quindi ne mancano ancora 41. Saranno importanti le analisi sui materiali informatici, paradesivi, bpa… c’è tanto lavoro da fare e serve pazienza”.
DELITTO DI GARLASCO, DE RENSIS E LOVATI SULL’INCIDENTE PROBATORIO
L’avvocato Antonio De Rensis ha poi parlato dell’ex capitano dei carabinieri di Vigevano, Gennaro Cassese, uno dei primi ad essere entrato nella casa di Chiara Poggi il 13 agosto del 2007. “Io ho un sogno, quello di incontrare l’ex capitano Cassese, che è diventato un volto tv e potergli fare delle domande, le mie saranno diverse rispetto a quelle fattegli fino ad ora, è un sogno che ho”.
Sempre sull’incidente probatorio, aggiunge: “Magari l’esame dattiloscopico ci darà delle sorprese e non solo quello. Questa è la dimostrazione di una indagine a 360 gradi che non va in una sola direzione come è successo in passato. I nuovi accertamenti sono più importanti della spazzatura a mio avviso”.
In collegamento con Mattino 5 News vi era anche l’avvocato Massimo Lovati, che in merito alla spazzatura e all’incidente probatorio ha un pensiero completamente diverso rispetto a De Rensis: “Noi abbiamo fatto opposizione come sempre contro la richiesta della procura”.
E ancora. “L’indagine dattiloscopica richiesta riguarda l’esaltazione di tracce latenti su questi oggi, fra i quali noto che manca il Fruttolo, ma esula dall’incidente probatorio che serviva solo per ricerca del dna, noi ci siamo opposti ma il Gip proseguirà anche a fronte dell’opposizione che abbiamo fatto prima, non essendoci il decreto di sequestro della spazzatura, è un’operazione inutile e viziata. Il mio incubo è finito ed è sparito il Fruttolo. Io sono in attesa di capire cosa deciderà il Gip perchè secondo me non andremo avanti”.
DELITTO DI GARLASCO, DE RENSIS: “MAI SENTITO DIRE ‘ABBIAMO SBAGLIATO NEL 2007’”
De Rensis, nel corso della sua chiacchierata con Mattino 5 News, ha poi ricordato il giorno del primo arresto di Alberto Stasi: “Quello è stato il punto di non ritorno: tornare indietro per gli investigatori sarebbe stato un problema e poi all’opinione pubblica venivano date informazioni parziali, venivano dette solo delle cose, quello è stato il punto di non ritorno – ribadisce – il biondino dagli occhi di ghiaccio è diventato un assassino e quel fermo è stato un delitto per questo procedimento: dopo due anni è stato spostato l’orario della morte”.
De Rensis conclude: “Nell’indagine del 2007 “abbiamo sbagliato” non l’ha detto mai nessuno, tanto è che l’ex capitano Cassese in tutte le interviste ha detto che la scomparsa delle impronte digitali sul pigiama di Chiara Poggi è colpa di un medico maldestro e che il pc l’ha manomesso Stasi, io chiedo dove si trova l’intenzione di dire abbiamo sbagliato in queste parole del capitano Cassese”.
L’avvocato ha chiosato: “Quando ci sono ragionevoli dubbi, devono essere esaltati quando una indagine è fatta molto male”, poi alla risposta diretta di Federica Panicucci replica: “Ci sono indagati che non conosciamo coperti da segreto istruttorio? Mi avvalgo della facoltà di non rispondere, non lo so”.