Delitto di Garlasco, a Lo stato delle cose focus sugli audio esclusivi di Paola Cappa: in arrivo nuove rivelazioni dell'ex amico Francesco Chiesa Soprani?

DELITTO DI GARLASCO, NUOVE RIVELAZIONI SU PAOLA CAPPA?

Francesco Chiesa Soprani torna a Lo stato delle cose su Rai 1 per parlare dei messaggi che si è scambiato con Paola Cappa, cugina di Chiara Poggi, dopo l’apertura della nuova indagine sul delitto di Garlasco. Quegli audio scambiati dall’ex manager con una delle gemelle Cappa sollevano domande sul rapporto tra le cugine. Il caso è scoppiato dopo che il programma Le Iene ha trasmesso un servizio relativo ai contenuti privati — messaggi e audio WhatsApp — forniti da Chiesa Soprani.



I due avevano un’amicizia di lunga data, interrotta bruscamente di recente. Prima dello strappo, però, Paola Cappa gli aveva mandato centinaia di messaggi e audio, che l’uomo si è detto disponibile a depositare alla Procura di Pavia. In quegli audio, la cugina di Chiara Poggi racconta che, giorni dopo il delitto di Garlasco, i carabinieri fecero incontrare la sorella gemella Stefania e Stasi per “coglierlo in fallo”. Inoltre, in quei vocali ci sono accuse all’avvocato Tizzoni, storico legale della famiglia Poggi, di manipolare i genitori della vittima.



Ma ha soprattutto lasciato intendere di sapere qualcosa di importante: “Voglio essere pagata fior di milioni, però dirò tutto, tutto, tutto”. Dopo l’apertura dell’indagine e l’iscrizione di Andrea Sempio, Francesco Chiesa Soprani e Paola Cappa hanno litigato, poiché il primo si era offerto di accompagnarla in procura, ma lei lo ha accusato di voler approfittare della mediaticità del caso.

IL FOCUS SULLA FAMIGLIA CAPPA

Nelle ultime ore, un approfondimento di Repubblica ha evidenziato una serie di gravi lacune e incongruenze nella prima indagine sul delitto di Garlasco, per rimarcare comportamenti sospetti o ambigui di una parte della famiglia di Chiara Poggi e un’intera pista alternativa che non sarebbe mai stata esplorata a fondo. Massimo Pisa parte dalla questione della bicicletta nera, poiché ne possedeva una la zia della vittima, madre delle gemelle Cappa. Sarebbe molto simile a quella descritta da due testimoni riguardo a quella avvistata vicino alla casa la mattina del delitto. Nessuno, però, ha fotografato o sequestrato quella bici, né è stato fatto un confronto visivo.



L’articolo si sofferma anche sugli spostamenti sospetti dei Cappa: Ermanno Cappa avrebbe dichiarato di essere uscito alle 8:50, ma il Telepass lo rilevò alle 8:34, molto prima; la moglie disse di essere uscita alle 9:30, ma un commerciante la vide prima delle 8:30; Stefania riferì di aver avuto una chiamata con Chiara il 12 agosto alle 12, smentita dai tabulati; Paola parlò con una “sensitiva” che indicò un assassino “adulto con camicia”, escludendo Alberto Stasi. Si tratta di dettagli contraddittori che, secondo Repubblica, alimentano l’ipotesi che la famiglia Cappa potrebbe sapere più di quanto ha raccontato.

Ci fu pure la denuncia della scomparsa di una mazzetta dal luogo dove Stefania Cappa faceva volontariato, che potrebbe corrispondere a quella ritrovata nel canale vicino a Tromello, dove sono stati rinvenuti anche un’ascia e un attrezzo da camino. Infine, c’è la testimonianza di Marco Demontis Muschitta, il quale raccontò di aver visto Stefania Cappa su una bicicletta nera alle 9:30 del 13 agosto con un oggetto in mano, simile a un attrezzo da camino, poi però ritrattò tutto ed è stato indagato per calunnia. Alcuni di questi aspetti verranno affrontati oggi a Lo stato delle cose con Francesco Chiesa Soprani.