A Storie Italiane il focus sul delitto di Garlasco e sulla nuova figura di Antonio, un ex vigile del fuoco: è stato lui a fornire lo scontrino?

Si parla del delitto di Garlasco stamane a Storie Italiane e il focus è sulla figura di Antonio, un ex vigile del fuoco sentito già dai carabinieri, che sarebbe il nome fatto alla mamma di Andrea Sempio. Gli inquirenti avrebbero fatto il nome dello stesso ex pompiere alla donna, e nell’avere questa rivelazione avrebbe avuto un crollo. Ricordiamo che il signor Antonio non è assolutamente indagato, ma bisogna capire come mai sia stato tirato in ballo da chi sta indagando su questo nuovo filone di indagini sul delitto di Garlasco.



Il talk di Rai Uno ha parlato con una vicina di casa dell’uomo, che ha raccontato: “E’ amico della mamma di Sempio, che cosa c’entra? Abitavano lì vicino assieme, son cresciuti assieme, si conoscono da bambini, giocavano assieme, si sentivano per telefono. Lui è sempre a casa, non va mai via. Io la signora Sempio non la conoscevo neanche, lui dice che erano amici fin da bambini!”.



DELITTO DI GARLASCO, LO SCONTRINO “NON E’ UN ALIBI”

E ancora: “Lui quel giorno lì lavorava, era in caserma il giorno di Chiara, quindi non c’entra niente, secondo me non ha nessuna coincidenza”. Il focus in particolare è sullo scontrino famoso di Andrea Sempio: potrebbe essere stato quel vigile del fuoco, si domanda Eleonora Daniele di Storie Italiane, a fornire lo scontrino al ragazzo di modo da avere un alibi?

Potrebbe essere stato il signor Antonio, amico della mamma di Andrea Sempio, a portarlo alla donna? Va detto che la famiglia del ragazzo, e non abbiamo motivo di pensare il contrario, ha sempre raccontato una storia differente. Per Andrea Sempio questo scontrino non rappresenta un alibi, lo ha ribadito più volte nelle ultime settimane durante le varie interviste post indagine.



DELITTO DI GARLASCO, IL FOCUS SULLO SCONTRINO DEL PARCHEGGIO

L’indagato precisa semplicemente che grazie a quel ticket le sue dichiarazioni di essere stato a Vigevano la mattina del 13 agosto 2007, quando Chiara Poggi veniva uccisa, sono state confermate. “Tutti lo avrebbero usato quello scontrino”, ha precisato a Storie Italiane. La mamma, aveva invece raccontato di aver trovato lo scontrino e di aver consigliato al figlio di tenerlo, mettendo poi lo stesso scontrino in una busta di plastica per salvaguardarlo: “Sarà utile che se ti chiedono dove sei stato c’è qualcosa che tu possa dimostrarlo”.

“Lo aveva trovato mio marito dopo qualche giorno (il 13 agosto 2007 ndr), ma non ricordo di preciso”, aveva precisato ancora la madre sempre parlando a Rai Uno, ricordando inoltre che: “Mio figlio non era l’unico che si era conservato lo scontrino visto che ho sentito di altre persone che avevano tenuto il biglietto della spesa”. Alessandro Politi ha ricordato che “C’è un qualcosa di strano nelle testimonianze dei genitori e di Sempio in merito alla mattina dell’omicidio di Chiara Poggi: mamma e papà di Andrea sono certi di essere in casa quella mattina, mentre Andrea non è certo della presenza del padre in casa quel giorno, il 13 agosto 2007”.

DELITTO DI GARLASCO, POLITI SI DOMANDA: “CHI HA FATTO USCIRE QUEL NOME?”

“Quello scontrino – prosegue – quanta gente lo avrebbe tenuto? Forse per gli investigatori questo tipo di alibi “creato” ha destato dei sospetti”. Sull’ex pompiere: “Non sappiamo se ai tempi fosse già stato sentito, quello che è certo è che la sua testimonianza è secretata. Ma chi ha fatto filtrare questo nome? Chi ha interesse a far uscire questo nome? Potrebbe inficiare le indagini visto che il supertestimone che è già stato ascoltato è rimasto anonimo visto che potrebbe comunque depistare le indagini, perchè fare uscire tutto questo, anche il fatto della madre che ha avuto l’attacco di panico?”.

Albina Perri, direttrice di Giallo, precisa che: “La notizia in origine l’ha data Angela Taccia, l’avvocato di Sempio, poi la mamma ha confermato. La fonte dell’inizio di questo racconto è stata l’avvocato di Andrea Sempio, non so perchè l’abbia fatto, io sono rimasta molto sorpresa, ho cercato di capirne di più ma l’avvocato mi ha detto che non poteva dire il nome anche se ha spiegato che la madre di Andrea Sempio avrebbe pianto tutto il giorno. Una notizia che potrebbe essere un boomerang per il suo cliente”, aggiunge la giornalista. Insomma una situazione un po’ ingarbugliata, un nuovo giallo nel giallo, una nuova possibile pista che va ad aggiungersi al rebus, con la sensazione che si rischia di complicare ulteriormente le indagini in una vicenda che sembra non trovare mai fine, e che va avanti da ben 18 anni. Vedremo se questa nuova “pista” dell’ex pompiere porterà a qualche risvolto positivo o meno.