Il procuratore di Pavia, Fabio Napoleone, replica a chi parla di violazione del segreto istruttorio: ecco che cosa ha detto
Sulla vicenda di Garlasco esce allo scoperto per la prima volta il procuratore Fabio Napoleone, della procura della repubblica di Pavia. Si tratta di uno dei quattro “big” che stanno indagando sull’omicidio della povera Chiara Poggi e che insieme ai carabinieri di Milano di via Moscova stanno rivedendo il giallo del 13 agosto 2007 a 360 gradi.
Ma perchè sono giunte le parole di Napoleone? Come scrive Il Dubbio attraverso il proprio sito web ufficiale, si tratta di una risposta ad una interrogazione parlamentare presentata dal forzista Tommaso Calderone, che ha cercato di capire se vi sia stata una violazione del segreto istruttorio circa la nuova indagine su Garlasco. I dubbi sembrano leciti tenendo conto della mediaticità del giallo del comune in provincia di Pavia, con una sorta di aggiornamento live, in tempo reale, come se fosse una cronaca di calcio.
Ogni giorno, ma sarebbe meglio quasi dire, ogni ora, emergono presunti scoop, bombe, indiscrezioni e notizie, che poi si rivelano come neve al sole. Ma di tutto ciò il procuratore Fabio Napoleone ha una spiegazione, che sta semplicemente nel fatto che tutte queste notizie sono di fatto pubbliche da 18 anni a questa parte o comunque nelle mani dei due pool difensori, quelli di Stasi da una parte e quelli della famiglia Poggi dall’altra, con l’aggiunta dei legali di Sempio, senza dimenticarsi di tecnici, consulenti e periti via.
DELITTO DI GARLASCO, NAPOLEONE: “ECCO CHEI FA USCIRE LE NOTIZIE!”
Insomma sono diverse le persone che conoscono molti dettagli sull’indagine del 2007, ed è per questo che tutti questi “scoop” finiscono sulla carta stampata. “Tutto ciò che circola è conosciuto dalle parti e dai loro difensori”, sottolinea Napoleone rispondendo a Calderone, ricordando inoltre che praticamente ogni giorno avvocati, consulenti e tecnici “compaiono nei vari talk show in tv” o rilasciano interviste ai quotidiani, e ciò non fa altro che alimentare l’attenzione verso il caso.
Ormai da un paio di mesi a questa parte il caso di Garlasco è trattato in tutti i programmi di cronaca nera ma anche quelli più genealisti, come ad esempio Zona Bianca, Quarta Repubblica, La Vita in Diretta, Mattino 5, Pomeriggio 5 e via discorrendo, con gli italiani che vogliono conoscere tutte le novità del caso. Il magistrato ha ricordato che esistono “centinaia di voluminosi incartamenti” inerenti il caso di Garlasco e riguardanti i vari processi ad Alberto Stasi, le indagini su Sempio archiviate e le nuove indagini, una mole immensa di dati “Che risulta essere a conoscenza dei mass media da 18 anni”, che si stanno occupando del caso di Chiara Poggi “con un’attenzione eccezionale”.
DELITTO DI GARLASCO, NAPOLEONE: “QUANDO ABBIAMO RIAPERTO L’INDAGINE…”
Ecco perchè non c’è stata alcuna “violazione del segreto investigativo”, ci tiene a precisare il procuratore capo di Pavia, ricordando anche che, in merito all’indagine attuale: “Non si può prescindere dalla discovery degli atti”.
Napoleone ci tiene a precisare una differenza che è giusto che venga sottolineata: tutte le notizie filtrano dalla stampa, precisando che, se è vero che avvocati, tecnici consulenti, testimoni e quant’altro compaiano ogni giorno in tv e sui giornali, mai nessun magistrato della procura, ne tanto meno consulente, perito o dirigente della Pg, ha mai rilasciato delle interviste, in quanto con la nuova indagine nei confronti di Andrea Sempio la prima regola è stato il divieto di diffusione di notizie, fino a che l’inchiesta non è emersa pubblicamente quando lo stesso Sempio si è presentato dagli inquirenti per deporre le proprie impronte.
Il procuratore Napoleone precisa inoltre che tutto questo circo mediatico sta nuocendo alle indagini, alla loro efficienza ed efficacia, di conseguenza meglio se ne parla e meglio è per scoprire una eventuale nuova verità. Il procuratore di Pavia ha infine precisato che l’impronta 33 (quella che per chi indaga apparterrebbe a Sempio) è stata comunicata dalla procura in quanto atto non più coperto da segreto.