L'avvocato di Andrea Sempio, Massimo Lovati, è stato ospite stamane di Mattino 5 News, per parlare del delitto di Garlasco

Il legale di Andrea Sempio, Massimo Lovati, ha partecipato stamane alla puntata di Mattino 5 News, talk di Canale 5 condotto da Federica Panicucci, per parlare degli ultimi risvolti sulla vicenda di Garlasco, l’omicidio di Chiara Poggi. “Da quel che capisco, l’ispezione dei Ris è stata descrittiva e ricognitiva che cerca di ricostruire la dinamica omicidiaria attraverso queste nuove tecnologia del drone e del laser 3D. Più persone sulla scena del crimine? Io dissento, per me l’ipotesi del concorso è da escludere a priori, Andrea Sempio non è mai entrato in quella casa indubbiamente. Il fatto considerato per se stesso esclude il concorso, il concorso viene diagnosticato solo da questa indagine e il vulnus di questa indagine secondo la mia difesa è quella di fare giustizia inversa, prima si crea questa ipotesi di accusa in concorso e poi si vanno a cercare i complici, il fatto non è un concorso”. Le impronte e le tracce di Sempio? “Le contesto perchè sono tutte contestabili, sia il DNA sia l’impronta”.



Per Brindani, direttore di Gente: “Della prima indagine non possiamo più fidarci di nulla di ciò che è stato fatto, troppi errori. Questa nuova ricognizione nella casa Poggi che l’avvocato Lovati chiama descrittiva mira a riscrivere completamente della dinamica dell’omicidio, non escludendo che vi siano più persone in quella casa, c’è un ignoto 2 sulle unghie di Chiara e poi ci sono una sessantina di impronte non attribuite. Questa verifica con scanner e droni per me rappresenta una sconfessione totale della vecchia inchiesta”.



DELITTO DI GARLASCO, LOVATI E L’IMPRONTA 33 FORSE DI SEMPIO

Massimo Lovati è stato incalzato anche sulla Impronta 33, la famosa traccia trovata sul muro vicino a Chiara Poggi, e che per la procura apparterebbe ad Andrea Sempio: “Prima di tutto devo contestare il professor Linarello perchè tracce di sangue non ne sono state trovate, all’epoca i ris fecero delle analisi con due test consecutivi che hanno escluso tracce biologiche, quindi stiamo parlando del nulla. Pensavano che ci fosse del sangue, ma l’hanno escluso, di cosa stiamo parlando? In subordine dico che non è certificato e contesto che quell’impronta sia attribuibile al mio assistito”.



E ancora: “All’epoca ero preoccupato perchè me l’hanno data come una cosa sconvolgente e sensazionale… non ho mai chiesto al mio assistito se sia sua, non mi interessa. Quando ho bisogno di parlare con il mio assistito per chiedere delle cose lo faccio venire in studio e ne parlo, io non lo vedo da marzo. Con Angela Taccia ha un rapporto diverso, sono amici, io con Andrea Sempio ho un rapporto più distaccato e formale”. Quindi ribadisce: “Per me quella traccia è irrilevante e rimane irrilevante”.

DELITTO DI GARLASCO, LOVATI SULL’ASSENZA DI SEMPIO DALLA LISTA DEI POGGI

La difesa è quindi pronta a ribattere punto su punto tutte le accuse mossegli e la sensazione è che sarà una lunga battaglia anche in vista di quello che accadrà il 17 giugno, giorno dell’incidente probatorio. Sulla presenza di Sempio nella casa Poggi, inizialmente esclusa dalla famiglia della vittima nel famoso elenco di 48 persone che frequentavano la casa, l’avvocato Lovati precisa: “Quella è una lista della spesa, e si sono dimenticati di qualche prodotto da acquistare tipo il pomodoro e il sedano, quante cose ci si dimentica. E’ la stessa cosa, quando uno fa una lista si dimentica sempre qualcosa, è una metafora per far capire. Probabilmente si è dimenticata di Andrea Sempio, lei nel 2016 si dimentica ancora poi si corregge”.

L’avvocato dell’indagato è quindi tornato sul suo sogno delle Bozzole: “Io parto dal presupposto che Alberto Stasi quando racconta della scoperta del cadavere della povera Chiara non dica la verità ma non per farla franca, ma per coprire delle altre persone che sarebbero i mandanti di questo omicidio. Io parto da lì, Stasi non ha ucciso Chiara e non è mai entrato nella casa, lui riferisce un racconto che i mandanti gli hanno fatto, naturalmente sotto minaccia, se no avrebbe fatto la stesa fine della fidanzata. Lui non conosce i mandanti”. E ancora: “Io questo sogno l’ho fatto nel 2007, non l’ho fatto nel 2014 a causa dei processi contro i romeni. Ne ho parlato con l’avvocato Tizzoni (legale della famiglia Poggi ndr).

DELITTO DI GARLASCO, LOVATI: “PARLAI CON TIZZONI…”

E ancora: “Gli dissi che la prima cosa che avrebbero dovuto fare gli investigatori era capire se il racconto di Alberto fosse veritiero e bastava un esperimento giudiziario il pomeriggio stesso per vedere se mentiva sul suo racconto circa il suono del campanello, il salto del muretto, la maniglia aperta. Tizzoni ha sempre sostenuto che era colpevole Stasi durante questi pour parler che facevamo assieme, lui è stato un mio praticante, siamo amici. Io invece insinuavo che non fosse stato lui”.

Brindani aggiunge: “L’aspetto concreto del sogno di Lovati è il santuario della Bozzola. Quello che ci sta dicendo l’avvocato Lovati da tempo è che il movente dell’omicidio va ricercato in ciò che succedeva nel santuario”. L’avvocato di Sempio precisa: “Uno solo avrebbe commesso l’omicidio, ne basta uno. Già nel 2006-2007 nel territorio si vociferava che c’era la pedofilia, erano voci”. E ancora: “La verità è un’altra, noi dobbiamo difendere Chiara Poggi andando a cercare la vera verità. Alberto Stasi non è mai entrato in quella casa, non poteva essere ricostruito così e poi perchè aveva le scarpe pulite”. Rita Cavallaro conclude sganciando la bomba: “C’è una foto di Michele Bertani (amico di Andrea Sempio poi suicidatosi ndr) con una golf cabriolet del 1998 e quella macchina è del tutto compatibile con una descritta in un verbale quella mattina, parliamo di un testimone inattendibile. Si è sempre detto che parlava di un mini SUV, ma il testimone non parla mai di un SUV”.