A Dentro la notizia vi era l'avvocato Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio: il noto penalista è tornato sulle sue parole a Falsissimo
L’avvocato di Andrea Sempio, Massimo Lovati, è stato intervistato ieri pomeriggio dal programma di Canale 5 Dentro la notizia. In questi giorni il noto penalista è al centro di una bufera dopo le sue parole su Yara Gambirasio confidate a Fabrizio Corona, ma anche per la querela per diffamazione da parte degli ex legali di Alberto Stasi, lo studio Giarda.
Ieri sera Massimo Lovati si è incontrato con la famiglia Sempio e con l’altro legale, Angela Taccia, per fare il punto della situazione, come anticipato dallo stesso: “Confermo questa sera (ieri, ndr) il summit, penso ad Abbiategrasso, nello studio dell’avvocato Taccia, non a Garlasco. L’ordine del giorno è la mia revoca? Mi ha telefonato Andrea l’altro ieri dicendomi che bisognava incontrarci per parlare dopo gli ultimi sviluppi; ieri io non potevo perché non avevo la possibilità di incontrarlo e ho fissato per stasera (ieri, ndr)”. Sulla querela presentata dallo studio Giarda, l’avvocato Lovati precisa: “Questo comunicato stampa è molto articolato, ma non dice quello che ho detto io, non riporta ciò che ho detto io, conclude che smentisce tutto quello che dico io, ma quello che ho detto io non c’è. Io non ho capito niente”.
Sul fatto che potrebbe arrivare un provvedimento disciplinare dell’Ordine degli Avvocati, il legale precisa: “Non mi risulta proprio. Io, fino a ieri sera (mercoledì sera, ndr), non ho ricevuto alcuna notizia di questo genere; oggi (ieri, ndr) sono partito alle cinque di mattina e non ho potuto vedere la PEC, fino a ieri sera (mercoledì, ndr) non c’era niente. Sono preoccupato del provvedimento dell’Ordine disciplinare? Se c’è, mi difenderò. Cosa devo dire? Io sono comparso avanti al Consiglio dell’Ordine di Pavia lunedì 6 ottobre, ho chiarito tutto e penso che abbiano capito che non c’era niente di male. Poi non era ancora successa la bufera di adesso, quindi magari mi chiameranno ancora, non so”.
DELITTO DI GARLASCO, LOVATI FA CHIAREZZA SU FALSISSIMO
Massimo Lovati ha quindi fatto chiarezza sulle sue dichiarazioni rilasciate a Corona: “Che io non ero lucido può darsi, ma quello che ho detto non serviva né a offendere la memoria della bambina né la famiglia della bimba. L’ho detto in un film, in una fiction, come un caso scolastico”.
E ancora: “Io interpretavo in questa fiction un avvocato senza scrupoli, un faccendiere. Ho detto che impersonavo questo personaggio che si chiama Gerry la Rana, dicendo che avrei difeso Bossetti in un’altra maniera, niente di più e niente di meno. Se volete sapere come l’avrei difeso… ma non sono io che parlo, è il personaggio Gerry la Rana. Se si sentono offesi i genitori di Yara Gambirasio, sicuramente chiedo scusa, ma non era mia intenzione assolutamente: io facevo un caso scolastico”.
DELITTO DI GARLASCO, LOVATI: “NON DEVO CHIEDERE SCUSA A SEMPIO”
Gianluigi Nuzzi ha quindi chiesto a Lovati se si sentisse di chiedere scusa ad Andrea Sempio per qualcosa, e lui ha replicato: “Di che cosa? Non ho niente da chiedergli scusa. Ripeto, quel caso che ho trattato nella fiction è un caso scolastico: si parlava di DNA, che è un po’ agganciato al caso di Andrea, e io ho detto che in quel caso la prova scientifica era concreta, a differenza del caso di Andrea, e che avrei difeso in maniera diversa Bossetti”.
Resta da capire se queste dichiarazioni di Massimo Lovati basteranno, prima di tutto, per non andare incontro a un provvedimento disciplinare e, secondariamente, per mantenere la difesa di Sempio. Al momento non filtrano notizie in tal senso, ma non è da escludere che, con il passare delle ore, possa emergere qualche dettaglio in più sul summit di ieri. Ricordiamo che Lovati difende Sempio da otto anni, dall’indagine del 2017, che venne archiviata dopo pochi mesi, e inchiesta che vede l’allora procuratore aggiunto della Procura di Pavia, Venditti, accusato di corruzione.
