Si parla di Garlasco a Quarto Grado e il conduttore Gianluigi Nuzzi si è adirato contro Massimo Lovati mentre si parlava della consulenza Linarello

Nel corso della puntata di ieri di Quarto Grado c’è stato un momento di alta tensione fra il conduttore Gianluigi Nuzzi e l’avvocato di Andrea Sempio, Massimo Lovati, nel blocco ovviamente su Garlasco. Si parlava della famosa consulenza di Linarello, il documento depositato dalla difesa di Alberto Stasi che di fatto permise di riaprire l’indagine sull’omicidio di Chiara Poggi, facendo indagare appunto Sempio.



Il problema è che quella consulenza è circolata nonostante fosse un atto segreto ed arrivò anche a Massimo Lovati: “Io la ricevo il giorno successivo a quello in cui Andrea Sempio sa di essere indagato dell’omicidio di Chiara Poggi – precisa il penalista di Vigevano – dalla TV mentre mangiava il panettone; se ce l’aveva l’Adnkronos il 24 dicembre – dice riferendosi a un articolo pubblicato appunto dalla nota agenzia la vigilia di Natale di otto anni fa – credete che non ce l’abbia io? Non sono l’ultimo dei fessi”.



Poi ha continuato: “Non ho consegnato la relazione a Garofano perché volevo sapere prima come la faceva lui, senza condizionarlo” – dice riferendosi al fatto che la consulenza Linarello la diede all’ex consulente di Andrea Sempio solo in un secondo momento, dopo averlo ingaggiato appunto per difendere il suo assistito.

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Quindi ha proseguito: “Ho detto a Garofano il 30 dicembre: ‘Fammi il tampone e poi ci rivediamo’. Poi abbiamo confrontato quello che avevo io con i suoi risultati, tant’è che la relazione del generale è del 27 gennaio”.



Nel corso della scorsa puntata di Quarto Grado, però, Lovati aveva fatto capire che quella consulenza della difesa di Stasi gliel’avesse passata Giangavino Sulas, ex giornalista – fra gli altri, di Oggi – purtroppo deceduto; ma, stando a quanto sostiene Nuzzi, Sulas non avrebbe potuto avere quel documento. Incalzato sulla questione, Lovati ha però dribblato le parole del conduttore: “Sulas non poteva avere il documento? Io non ho tirato in ballo nessuno; ho detto solo che ho avuto queste carte dalla stampa, perché la stampa le aveva già il 24 dicembre”.

Garlasco, Nuzzi e Lovati (Foto: Quarto Grado)

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Ma a quel punto Nuzzi si è alterato, rivolgendosi così a Lovati: “Adesso mi fa arrabbiare, non mi prenda in giro. Ha detto di aver ricevuto la consulenza da un giornalista che ha scritto sul settimanale Oggi parlando di un investigatore; ho chiesto a Brindani, che era il direttore di quel settimanale, di chi si trattasse ed era Sulas”.

E ancora: “Lei, poco prima di andare in diretta, mi ha detto che Sulas le ha passato la consulenza, quindi non nascondiamoci, perché offendiamo le persone che ci seguono: se lei mi dice che si è sbagliato su Sulas, ok; se mi dice ‘non è vero che ho detto Sulas’, la ringrazio, però è una balla e non posso stare zitto”. Lovati ha cercato di replicare: “Io non vi dico più niente, perché tutto quello che vi dico…”, ma Nuzzi ha chiuso la chiacchierata recandosi poi al centro dello studio per intervistare il giudice Vitelli.