Delitto di Garlasco, il giallo del malore e le nuove contraddizioni sullo scontrino dopo il racconto del papà di Andrea Sempio ad Iceberg

Nell’incontro che Marco Oliva aveva avuto con il papà di Andrea Sempio nelle scorse settimane si era parlato anche dell’intervento dell’ambulanza in caserma durante l’interrogatorio dell’allora ragazzo, all’epoca della prima indagine sul delitto di Garlasco. È stato proprio il conduttore di Iceberg, su Telelombardia, a rivelare il retroscena, per poi mandare in onda quel passaggio inedito dell’intervista.



A prescindere dal fatto che non c’è traccia dell’interruzione dell’interrogatorio nel verbale, la circostanza era stata negata dai legali del nuovo indagato, mentre ora viene confermata.

«Ci chiamano e ci mandano a Vigevano. Il giorno prima mio figlio era stato male, aveva la febbre alta. La mattina aveva ancora un po’ di febbre. Arriviamo a Vigevano e lo interrogano. A un certo punto mi chiamano e mi dicono di salire. Lo vedo appoggiato, non stava bene. Chiamano la Croce Rossa, gli misurano la pressione… Praticamente si era sentito male, aveva la febbre dal giorno prima», ha dichiarato Giuseppe Sempio.



Garlasco, Sempio (Foto: Quarto Grado)

In merito allo scontrino, il papà di Andrea Sempio ha spiegato che, di ritorno a casa, è stato ricontattato e i carabinieri gli hanno chiesto di portare lo scontrino in caserma.

DELITTO DI GARLASCO, LE NUOVE CONTRADDIZIONI SULLO SCONTRINO

In merito a tale circostanza si apre un altro giallo: Marco Oliva fa notare che non potrebbero aver scritto sul verbale «lo scontrino che vi allego» se non era ancora in loro possesso; evidentemente lo hanno precisato dopo, quando Andrea Sempio è tornato. Secondo l’ex maresciallo Francesco Marchetto, andava scritto un nuovo verbale.



A patto che la versione del padre di Sempio sia aderente all’accaduto, per l’avvocato Carlo Taormina non c’è da stupirsi: «Ma Marchetto lo sa, ma fa finta di non sapere, ma sa perfettamente che succede sempre, succede sempre anche coi magistrati, è la stessa cosa: si interrompe, poi si riprende. L’importante è che quello che sta scritto là sia corrispondente alla verità».

Peraltro, nella trasmissione viene contestata anche la sovrapposizione dei verbali a quello degli amici, perché quel giorno erano stati sentiti anche alcuni amici di Sempio, e dagli orari è emerso che sarebbero stati realizzati in contemporanea, una circostanza che ha suscitato diversi dubbi.