Nuovo colpo di scena sul delitto di Garlasco con il Generale Garofano ricusato dai legali di Alberto Stasi: ecco la replica
Proseguono le nuove indagini in merito all’omicidio di Chiara Poggi, il delitto di Garlasco avvenuto nel 2007, e le ultime novità hanno come protagonista il generale Garofano, fondatore nonché ex comandante dei Ris.
Quest’ultimo è consulente di Andrea Sempio ma gli avvocati di Alberto Stasi hanno contestato la sua nomina come consulente di parte in quanto, a loro modo di vedere, lo stesso Garofano avrebbe preso già parte alle vecchie indagini di 18 anni fa, di conseguenza potrebbe esserci un conflitto di interesse o una incompatibilità.
“Si, in quanto comandante del Ris di Parma di allora – conferma lo stesso Garofano parlando con le telecamere del talk di Rai Uno, Porta a Porta – io ho confermato naturalmente che ero comandante del Ris ma tutti gli accertamenti sia sulle impronte papillari sia sulla parte genetica sono stati fatti dai miei collaboratori con altri consulenti che hanno operato indipendentemente da quella che era la mia funzione”.
E ancora: “Ho chiarito che quelle analisi furono fatte dai miei collaboratori e che io non ho mai fatto un sopralluogo in quella casa”. Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, ha replicato a distanza al generale Garofano, sempre raggiunto dai microfoni di Porta a Porta così come di altre trasmissioni tv: “E’ una questione di atti firmati – aggiunge – di sopralluoghi, una questione un po’ complicata, però noi siamo interessati alla fase successiva, se verrà escluso il dottor Garofano bene se non verrà escluso bene lo stesso”.
DELITTO GARLASCO, GENERALE GAROFANO E IL MATERIALE GENETICO: “QUANTITÀ TROPPO RIDOTTE”
Toccherà ora al giudice decidere o meno se nominare un nuovo perito, ma i tempi non saranno strettissimi, di conseguenza le nuove indagini sul delitto di Garlasco potrebbero andare per le lunghe.
Parlando con i microfoni de Il Tempo il generale Garofano ha aggiunto che sarà molto complicato individuare un dna sulle unghie di Chiara Poggi, ricordando che gli spostamenti fatti dalla povera ragazza la mattina del delitto di Garlasco, sia da viva che purtroppo da morta, potrebbero aver contaminato il materiale genetico, anche perchè non esiste un vero e proprio profilo, ma solo una “quantità parziale” di dna maschile “limitatissima”. Di conseguenza anche se le tecniche sono migliorate di molto in questi anni, la quantità resta minima.
Garofano ha infine ricordato che quel materiale genetico era già stato analizzato 16 anni fa, e ora comparato con quello di Andrea Sempio, si era già detto più volte in passato che non fosse utilizzabile.