In occasione del voto odierno sulla Manovra, il presidente della Compagnia delle Opere Andrea Dellabianca ha espresso in una nota stampa la sua soddisfazione per alcune delle proposte avanzate da tempo e che sono diventate finalmente realtà grazie ad alcune delle norme in discussione nella giornata di oggi: “Siamo soddisfatti – spiega – che alcune istanze (..) che abbiamo portato all’attenzione del Governo e del Parlamento in questi ultimi mesi siano state prese in considerazione e inserite nella Manovra“; ricordando (non a caso) che “Compagnia delle Opere è un’associazione che (..) unisce (..) opere profit, non profit ed educative” sulle quali “abbiamo voluto fare delle richieste precise alla politica”.
Entrando subito nel merito della Manovra, il presidente della Compagnia delle Opere ha ricordato l’importante “stabilizzazione del congedo parentale all’80% per i primi tre mesi della nascita” e l’altrettanto fondamentale “sostegno alle aziende italiane” che passa per la “detassazione degli utili reinvestiti” attraverso il netto taglio del 4% “dell’IRES premiale (..) alle imprese se l’80% dell’utile resta in azienda”.
Il presidente della Compagnia delle Opere: “Buoni passi avanti per le Opere sociali in Manovra”
Contestualmente – soffermandosi lungamente sul mondo delle opere sociali -, secondo il presidente della Compagnia delle Opere è positivo vedere in Manovra “l’abrogazione dei commi che introducevano l’obbligo di revisori Mef nei cda delle organizzazioni che avessero ricevuto più di 100 mila euro di contributi pubblici”; senza dimenticare “il rifinanziamento di 50 milioni annui della dotazione del Fondo per la distribuzione di derrate alimentari” e di altri “500 milioni per (..) il Fondo acquisto dei beni di prima necessità“.
Nella stessa direzione va anche l’aumento del “tetto alle spese di istruzione detraibili” fino a mille euro – che il presidente della Compagnia delle Opere auspica che verrà ulteriormente incrementato “nei prossimi anni” – a favore della “libertà di scegliere l’istituto e l’indirizzo scolastico più adatti per i propri figli” per ogni famiglia; cooperando con il contestuale contributo “alle scuole paritarie che accolgono studenti con disabilità” che godrà di una dotazione da 50 milioni nel 2025 e da altri 10 milioni per il 2026.
I punti critici della Manovra secondo Dellabianca: “Quoziente familiare, esenzione IVA e Irap”
Passando alle (per così dire) ‘note dolenti’ della Manovra, il presidente della Compagnia delle Opere ricorda che dal punto di vista del “tema del ‘Quoziente familiare‘ (..) si può assolutamente fare di più” al fine di riconoscere finalmente in modo pieno “la famiglia come un ente fiscale autonomo” differente dai suoi singoli membri, utile soprattutto per combattere “il problema della denatalità che sta colpendo il nostro Paese”; così come Dellabianca auspicava che si sarebbe arrivati ad un accordo in merito agli “incentivi fiscali per i datori di lavoro che hanno sottoscritto il Codice di Autodisciplina dell’impresa responsabile in favore della maternità”.
Sempre in tal senso, secondo il presidente della Compagnia delle Opere è da lodare la scelta di proporre l’applicazione del “nuovo regime di esenzione IVA per le operazioni realizzate dagli enti associativi”, ma al contempo precisa che “non può essere la soluzione finale” auspicando che presto si aprano le discussioni “sull’Irap che sta penalizzando moltissimo” gli enti del Terzo Settore.