• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » SCENARIO/ Con chi si schiererà l’Italia nella guerra interna all’Ue?

SCENARIO/ Con chi si schiererà l’Italia nella guerra interna all’Ue?

Mauro Bottarelli
Pubblicato 3 Luglio 2009
eurelezioniR375_05giu09

La battaglia tra asse franco-tedesco e Inghilterra prosegue per la “leadership” economica dell’Unione. Lo schieramento di alcuni Stati membri sembra chiaro, ma quello italiano no. E a farne le spese può essere il candidato alla presidenza del parlamento europeo Mario Mauro

È sempre sgradevole doverlo constatare, ma in Italia l’idea di Europa appare un concetto astratto ad uso e consumo di logiche politiche interne. Finita la conta dei voti, nessuno più si preoccupa di quale sia la reale portata dello scontro in atto a Bruxelles: a destra come a sinistra ci si limita a starnazzare su chi ha vinto e chi ha perso. Per come stanno andando le cose, stiamo perdendo tutti.

 

Grazie al cielo, dall’altro ieri a prendere la guida dell’Ue attraverso il meccanismo della presidenza a rotazione è stata la Svezia la quale, attraverso il proprio ministro per i mercati finanziari Mats Odell, ha detto chiaro e tondo a Germania e Francia che la loro volontà punitiva verso i settori di private equity e investimento speculativo, i famigerati hedge funds, è eccessiva e controproducente visto che non sono certo stati gli operatori di quelle branche del mercato a generare la crisi, ma le banche istituzionali che la Bce sta salvando con iniezioni di denaro degne dell’Unione Sovietica.

Ma si sa, l’Europa è un concetto astratto, non ci interessa nonostante l’80% delle leggi nazionali siano ormai decise da Bruxelles. Con la solita protervia tutta teutonica – nulla come i nobili decaduti fa tristezza e ci rimanda alla figura paradossale del conte Mascetti di “Amici miei” – il ministro delle Finanze Tedesco, Peter Steinbruck ha tuonato da Berlino contro la volontà di Londra di tutelare la City come primario centro finanziario europeo e di non voler procedere verso necessarie misure regolatorie.

Qualcuno dovrebbe avere il coraggio di alzarsi e dire al buon Steinbruck che da regolare – e con durezza – sarebbero le disfunzionali banche tedesche, zombie pronti a esplodere con leva di leverage da far spavento e capaci di innescare un domino devastante in tutta Europa. Gli hedge funds non rovinano proprio nessuno, hanno inciso per meno del 5% nella crisi e invece creano ricchezza e cash flow per gli esangui mercati azionari. Ne sa qualcosa la tedeschissima Porsche che, dopo aver dato vita a un’operazione di aggiotaggio informativo da far spavento, grazie agli hedge funds ha fatto una montagna di soldi costringendo i fondi a chiudere le loro posizioni short a qualsiasi prezzo per onorare gli acquisti al ribasso su Volkswagen. Ma si sa, meglio parlare di prostitute prezzolate e idiozie simili piuttosto che del nostro futuro. Il quale, se non viene fermato il progetto egemonico franco-tedesco, sarà di sudditi.

La vicenda della candidatura dell’onorevole Mario Mauro a presidente del Parlamento Europeo è esemplificativa di quanto stia accadendo: i tedeschi, per continuare a fare i comodi loro sottobanco con la Russia, vogliono ammansire i polacchi garantendo loro questa carica. E l’Italia cosa fa? Tace e lascia Mario Mauro a combattere da solo una battaglia che è di tutti noi: se il Parlamento fosse una multinazionale basata sul merito andrebbe chiusa domani mattina. Tutti, nessuno escluso, a partire dagli esponenti del PdL che dovrebbero essere sulle barricate in questa battaglia e invece fanno a gara a chi dice la cosa meno intelligente (sport in cui spesso eccellono).

Se passa l’idea di Europa che vogliono Parigi e Berlino, Londra lentamente si sgancerà dall’Ue per approdare all’Efta e noi saremo ridotti al ruolo di parenti poveri: la discussione sulla ratifica del Trattato di Lisbona o le discussioni sul Budget non sono materie per addetti ai lavori, dovrebbero essere il pane quotidiano dei nostri politici. I quali, invece, a stento sanno dove sia Bruxelles. L’Olanda è pronta prendere posizione contro l’asse renano, la Svezia presidente di turno – che quindi menerà le danze quando si dovrà decidere sulla regolamentazione dei mercati finanziari – anche, la stessa Polonia è “corrompibile” se si gioca la carta dei sussidi agricoli da vergogna sovietica di cui godono Francia e Germania. Perché l’Italia dorme? Perché non prende posizione avendo un candidato di altissimo livello capace di spezzare finalmente l’egemonia di Berlino, partendo anche dal presupposto che la Germania è ormai un paese in declino e certe manie di protagonismo appaiono come le ansie di piacere di certe donne di mezza età che non accettano il passare degli anni?

Un primo passo? Pestiamo i piedi a Berlino, visto come si comportò all’epoca della battaglia per il riconoscimento del vino Tocai: in questi giorni in sede europea si sta dirimendo la disputa sulla birra olandese Bavaria che i produttori bavaresi vorrebbero fosse costretta a cambiare nome poiché induce in errore chi la beve pensando che sia tedesca. Berlino chiede lo stesso status del prosciutto di Parma o della Feta greca per la birra bavarese: schieriamoci con l’Olanda e vediamo cosa succede. Insomma, alziamo la testa e non lasciamo Mario Mauro da solo a compiere questo sforzo. Che, giova ricordarlo, è per il bene di tutti, non per ottenere una carica inutile di cui fregiarsi.

Tags: Mario Mauro

Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net