L'Eurostat ha pubblicato i dati sull denatalità: lo scorso anno solamente il 23,6% delle famiglie aveva almeno un figlio a carico, con l'Italia 22esima
Recentemente l’Eurostat – versione europea del nostrano Istat – ha pubblicato i dati più aggiornati relativi alla denatalità nel blocco di paesi dell’Unione Europa che, ancora una volta, confermano la strutturalità di un fenomeno che sembra sempre più difficile da invertire e che nei prossimi anni diventerà un vero e proprio problema, anche – e forse soprattutto – dal punto di vista economico; il tutto – peraltro – con la conferma da parte dell’Eurostat che, dal punto di vista della denatalità, l’Italia è tra i paesi europei peggiori.
Complessivamente, secondo i dati sulla denatalità raccolti ed elaborati dell’Eurostat, lo scorso anno – e solamente a maggio 2026 potremo conoscere quelli relativi all’anno attualmente in corso – solamente il 23,6% delle oltre 202 milioni di famiglie (tra quelle composte da coppie o di single) aveva almeno un figlio a carico: in altre parole, meno di una famiglia su quattro ha deciso di proliferare e sono più del 76% gli individui che non possono ancora dirsi genitori.

Tra i 27, il paese migliore dal punto di vista della denatalità è la Slovacchia che tocca una percentuale di famiglie con bambini del 35,6 per cento seguita dall’Irlanda che viaggia sull’ordine del 31%; mentre dall’altra parte della classifica, è la Finlandia a registrate il dato peggiore (solo il 18%) è la Finlandia, per poco superata dalla Lituania (19,6%) e dalla Germania (20,1%), con il nostro paese che viaggia sull’ordine del 22,3% delle famiglie con almeno un figlio a carico, piazzandosi alla 22esima posizione della classifica europea.
Eurostata: “La denatalità sta mutando anche la composizione delle famiglie”
Sempre secondo i dati dell’Eurostat, il fenomeno della denatalità è testimoniato chiaramente anche dalla composizione delle famiglie perché se un tempo la consuetudine era mettere al mondo almeno un paio di bambini, oggi sono i genitori con un solo figlio a “dettare legge”: non a cas, tenendo conto solo del 23,6% delle famiglie, il 49,8% ha un solo figlio a carico, seguite da un 37,6% che ne ha due e da un misero 12,6% che ne ha almeno 3.
L’unica eccezione in tal senso – rileva ancora l’Eurostat nel suo report sulla denatalità in Europa – sono i Paesi Bassi (comunque quartultimi nella classifica generale) che registrano una quota del 9,3% di famiglie con due figli a fronte di un 8,8% che ne ha uno solo; mentre è significativo il caso dell’Irlanda che registra un (quasi) pareggio tra famiglie con uno o due figli – rispettivamente il 12,4 e il 12,2 per cento del totale – e un positivo 6,4% di famiglie che ne hanno almeno tre, pari a più del doppio della media europea del 3%.
