Deposito giudiziario incendiato a Roma: nel rogo vengono distrutti 500 scooter. Sul posto anche la polizia scientifica per risalire alle cause dell'accaduto
In particolare, per sedare l’incendio sono intervenuti in loco, poco prima delle due di martedì 1° marzo 2022, i vigili del fuoco (due squadre), i quali, con l’ausilio di due autobotti, hanno impiegato oltre un’ora per riuscire a fermare quell’inferno e a impedire alle fiamme di propagarsi ulteriormente verso altre direzioni. Nel mentre, in ogni caso, erano state temporaneamente chiuse per ragioni di sicurezza facilmente intuibili le corsie del Raccordo, grazie al contributo della polizia stradale.
DEPOSITO GIUDIZIARIO INCENDIATO: LA POLIZIA HA SVOLTO UN SOPRALLUOGO CON LA SCIENTIFICA
Sul rogo che ha letteralmente devastato il deposito giudiziario di via di Settebagni a Roma sta indagando la polizia che – si legge ancora sulle colonne del CorSera – “ha svolto un sopralluogo con la scientifica e i pompieri per risalire alle cause che hanno scatenato l’incendio. Sentiti i responsabili del deposito, mentre sarebbero stati visionati i filmati della videosorveglianza”.
Il fuoco ha distrutto il complesso dell’officina meccanica Settebagni, uno dei depositi giudiziari della Capitale, ubicato internamente a un’area industriale composta da capannoni e nella quale sono eseguite anche riparazioni di veicoli. Sull’incendio, conclude il quotidiano, “indagano gli agenti del commissariato Fidene Serpentara, che hanno svolto una serie di accertamenti. I vigili del fuoco, oltre ad evitare che le fiamme coinvolgessero le centinaia di auto custodite nel deposito, hanno effettuato anche controlli sulla stabilità delle strutture del Raccordo anulare vicino alle quali si è sviluppato il rogo notturno”.