Diabolik, ‘pace’ mafiosa dopo Ostia-Spada/ Arrestato Salvatore Casamonica e un legale

- Niccolò Magnani

Omicidio Fabrizio Piscitelli: Diabolik avrebbe concordato "pace" mafiosa dopo arresti Spada a Ostia tra i clan grazie a Salvatore Casamonica e un'avvocatessa

fabrizio piscitelli diabolik lazio lapresse 640x300 Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik (LaPresse)

Una “pax” criminale a Ostia dopo l’arresto degli Spada tra Fabrizio Piscitelli “Diabolik” (il capo ultra laziale ucciso il 7 agosto scorso nel parco degli Acquedotti), il capo dei sinti Salvatore Casamonica, un avvocato penalista come Lucia Gargano e l’altro clan di Marco Esposito detto “Barboncino”: come riporta Repubblica Roma, un enorme “mix” all’interno dell’ultima importante operazione dei Finanzieri del Comando Provinciale coordinati dalla Dda che ha posto agli arresti tanto Salvatore Casamonica (già in carcere con regime del 41-bis) quanto l’avvocatessa che lavorava nello studio Angelo Staniscia. Sarebbe questa la vera svolta nell’ambito dell’omicidio di “Diabolik” con le indagini per “reato di concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso” che hanno colpito i due protagonisti della presunta e ipotizzata “pace” mafiosa messa a punto a Ostia tra Spada ed Esposito nei mesi scorsi. Secondo l’accusa della Dda, Casamonica e Gargano avrebbero coordinato assieme a Piscitelli un accordo finalizzato a stabilire «la pace fra il clan mafioso Spada e un altro gruppo criminale operante a Ostia capeggiato da Marco Esposito detto “Barboncino”, contribuendo, in tal modo, a conservare la capacità operativa degli stessi Spada», riporta il Messaggero.

DIABOLIK, GLI SPADA E I CASAMONICA: LA “PAX” A OSTIA

Grazie alle intercettazioni recuperate dai Finanzieri e dalla Dda si udirebbero – sempre secondo i report di Messaggero e Repubblica – Casamonica e “Diabolik” mentre concordavano la “pax mafiosa” tra Spada ed Esposito: «io e te ci stiamo mettendo in mezzo per fare da garanti eh!.». Secondo l’accusa però entrambi avevano bisogno di una sorta di “supporto” da professionisti che avessero libertà d’azione in tribunali e istituti carcerari: qui arriverebbe, secondo le indagini, “l’ingaggio” dell’avvocatessa Gargano. «Ho paura di tutti questi delinquenti che stanno a questo tavolino… l’avvocato, mamma mia che coraggio che ha! Mamma mia… in mezzo a tutti questi scatenati…» avrebbe detto uno dei presenti agli incontri per la “pax”, sempre secondo le intercettazioni pubblicate dal Messaggero. La giornalista di Repubblica Federica Angeli, che da 7 anni vive con la scorta per le sue inchieste ad Ostia contro gli Spada, in un messaggio sui social spiega come già nel 9 febbraio 2018 aveva allarmato sulla situazione allargata della criminalità di Ostia: compie poi due considerazioni, in primis «leggendo capirete bene perché vivo da 7 anni sotto scorta raccontando proprio di questi mafiosi» e poi facendo riferimento a Lucia Gargano «è uno degli avvocati a cui non rivolgevo la parola. Capirete il perché. Avvocati da radiare. Ma la giustizia arriva sempre».





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