I dirigenti pubblici devono pubblicare obbligatoriamente i dati patrimoniali e reddituali per questioni di trasparenza.
Secondo l’Anac i dirigenti pubblici devono attenersi al principio di integrità e trasparenza, e a tal proposito sono obbligati a comunicare i dati sia patrimoniali che reddituali.
Sono obbligati a rispettare quanto trascritto, tutti coloro che hanno un incarico dirigenziale, eccetto i lavoratori della stessa posizione, che però sono inclusi secondo l’articolo 19, comma 3 del Testo unico in relazione al pubblico impiego.
I dirigenti pubblici devono essere “trasparenti”
Secondo Corte Costituzionale la trasparenza dei dati dei dirigenti pubblici va distinta tra due oneri, il primo per “usi interni” deve servire a prevenire possibili conflitti interni che possano ledere l’organizzazione, il secondo per “usi esterni” e al fine di mostrare ai cittadini un confronto reale.
Nella riforma della P.A si sono verificate delle diatribe tra gli organi di Stato e gli esponenti politici. Secondo la Corte Costituzionale e il Consiglio di Stato, ogni dirigente è in obbligo di comunicare il suo patrimonio e redditi percepiti per contrastare il fenomeno della corruzione.
Sul tema non poteva non intervenire l’Autorità nazionale per l’anticorruzione, che ha ribadito i principi fondamentali che si basano sul codice corretto che un dipendente pubblico deve rispettare.
Il codice di comportamento corretto
Per favorire la trasparenza all’amministrazione pubblica, l’articolo 13 del comma 3, come ci ricorda l’Anac, impone ai dirigenti di non omettere alcun loro dato (sia di natura patrimoniale che economica).
Anche una eventuale partecipazione societaria esterna al ruolo principale del dipendente, andrà comunicata, specialmente se la quota recepita è proveniente da un’azienda che potrebbe avere dei conflitti d’interesse con quella per cui il funzionario è assunto.
Non sempre – specialmente nel settore pubblico – i dirigenti possono lavorare per altre realtà che potrebbero andare in conflitto con quella per cui lavora, e si intende anche se investe denaro o gode di una proprietà o un titolo specifico.
Si tratta di strumenti mirati alla prevenzione di tutti, specialmente nell’ottica di una situazione dove i dirigenti pubblici possano decidere per i loro interessi scartando la priorità del sociale.