Don Guido Quintieri aggredito sul sagrato della chiesa di Bonifati dopo la messa domenicale: aveva denunciato lo spaccio di droga durante un'omelia
È stata un’aggressione del tutto immotivata quella subita dal giovane parroco della comunità di Bonifati – alle porte di Cosenza – don Guido Quintieri raggiunto da un ignoto individuo dopo la messa della scorsa domenica e violentemente strattonato: a salvare da un probabile epilogo gravissimo il parroco ci avrebbero pensato alcuni testimoni che hanno assistito alla scena e hanno deciso di intervenire; mentre su quanto accaduto a don Guido Quintieri sono state avviate le dovute indagini da parte delle autorità che stanno cercando di risalire all’ignoto aggressore, il tutto con il prete – sostenuto anche dal vescovo monsignor Stefano Rega – che ha scelto la via della pace invitando i fedeli a pregare per l’anima dell’aggressore.
Partendo dal principio, per comprendere meglio quanto accaduto a don Guido Quintieri dobbiamo tornare indietro nel tempo fino ad una decina di giorni prima dell’aggressione: durante la Settimana Santa – infatti – il parroco cosentino aveva tenuto una dura e chiara omelia nella quale si era esposto per denunciare il dilagare dello spaccio di droga nelle strade e nelle piazze delle piccola comunità di Bonifati; attirandosi parole positive dai presenti a messa e – al contempo – l’odio da parte di chi da quel sistema ci ricava migliaia e migliaia di euro.
Don Guido Quintieri dopo l’aggressione: “Sto bene, ma è importante che ora non ci facciamo rubare la gioia”
Così, sono passati alcuni giorni di apparente pace fino alla scorsa domenica in cui don Guido Quintieri – dopo aver concluso la conclusa messa domenicale – è stato raggiunto dall’ignoto individuo sul sagrato della parrocchia di Bonifati: lì il parroco sarebbe stato strattonato per qualche minuto, con la presenza di alcuni testimoni che ha permesso di portarlo in salvo e di far fuggire il suo aggressore senza lasciare alcuna traccia; mentre delle risposte sulla sua identità arriveranno certamente dalle indagini prontamente aperte dagli inquirenti cosentini.
A raccontare quanto accaduto a don Guido Quintieri è stato proprio il vescovo monsignor Stefano Rega assieme alla comunità diocesana di San Marco Argentano che in un comunicato si sono detti “profondamente scossi” per l’accaduto, esprimendo la “piena solidarietà” al parroco ed invitando i fedeli a “pregare anche per chi ha compiuto l’aggressione”; mentre dal conto suo – per tranquillizzare i fedeli preoccupati – lo stesso don Guido Quintieri sui social ha precisato di stare bene, invitando tutti a non farsi “rubare la gioia” e a “pregare (..) per questa persona e per le vulnerabilità che affliggono la nostra comunità”.