Il commento dell'ex ct della nazionale italiana, Roberto Donadoni, sulle prove degli azzurri ad Euro 2020: da Berardi a Mancini passando per la politica

Roberto Donadoni, ex commissario tecnico della nazionale italiana, non usa mezzi termini per descrivere la formazione azzurra di Roberto Mancini, attualmente impegnata ai campionati europei di calcio: «L’Italia mi è piaciuta. La Germania è stata brava con il Portogallo a rimontare, ma gli azzurri mi sono sembrati i più brillanti finora». Fra i giocatori che meglio si sono distinti in queste prime tre uscite della nazionale italiana, vi è sicuramente Berardi, stella di proprietà del Sassuolo che forse ricorda un po’ il Donadoni calciatore: «Ognuno ha le sue caratteristiche – commenta a riguardo il tecnico bergamasco – negli ultimi anni è maturato molto, mi aspetto continui ad affermarsi, senza sbalzi. Eliminare i «sali e scendi» e dare continuità alle prestazioni dimostra di aver imparato a gestire i momenti. Berardi ha mezzi tecnici importanti: sa creare la superiorità, può fare la differenza».

Grande merito della bravura dei calciatori della nazionale italiana al suo ct,Roberto Mancini, che secondo Donadoni è riuscito a trasmettere il suo dna alla squadra: «Mancini ha trasmesso il suo Dna e sta portando avanti una filosofia di gioco, piacevole e gratificante per gli interpreti, i calciatori palesano un certo gusto nel giocare. Non dobbiamo però caricarli di troppe responsabilità in questa onda positiva, se siamo bravi a non creare ulteriori pressioni l’Italia può giocarsela fino in fondo».

DONADONI: “LA NAZIONALE ITALIANA E’ STATA UN’ESPERIENZA BELLISSIMA”

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Un Europeo un po’ politico, vista la recente polemica “sull’inginocchiamento” dei calciatori a cui l’Italia si è opposta: «Ognuno è libero di fare le scelte che vuole – dice Donadoni che poi però storce il naso – politicizzare però non mi piace, lo sport deve andare oltre e nel momento in cui si prende posizione lo si deve fare per la comunità. Meglio evitare i gesti fatti per richiamare le luci della ribalta su di sé».

Infine, sulla sua esperienza sulla panchina italiana, Donadoni spiega: «Un’esperienza positiva e bellissima. Guardare al passato e dire era meglio fare così è riduttivo, poco costruttivo, non l’ho mai fatto. Bisogna solo correggere gli errori».

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