Il problema della sterilità tocca tantissime donne al mondo e tantissimi sono i tentativi scientifici per ovviare questa situazione. Dagli Stati Uniti arriva adesso una nuova promessa. Si tratta di una tecnica che prevede il “risveglio” delle ovaie in una provetta per poi rimetterle nell’utero della donna. Si chiama ”riattivazione ovarica in vitro” ed è già stata sperimentata con successo. Lo fa sapere la Proceedings of the National Academy of Sciences. A studiare questa tecnica alcuni ricercatori della Stanford University in alifornia, e della St. Marianna University School of Medicine a Kawasaki, in Giappone. Qui, nel Paese del Sol levante, è nato il primo bambino seguendo questa tecnica che aiuta le donne che non riescono a produrre ovociti perché colpite dalla cosiddetta insufficienza ovarica primaria. Tale problematica significa la scomparsa prematura dei follicoli varici, una sorta di menopausa molto prima dell’età prevista. Con questo metodo invece verrebbero sollecitati e risvegliati i follicoli.Per arrivare a questa scoperta si sono testate 27 donne di età media 37 anni: in tredici di esse si sono trovati follicoli residui e quindi si è proceduto a riattivarli. Come detto, una di queste donne ha potuto portare a termine la gravidanza mentre una seconda di esse è attualmente incinta.