Ben Affleck, insieme ad altri vip del mondo della musica e del cinema, si prepara a vivere cinque giorni in povertà per rispondere all’appello della campagna Live below the line, lanciata ogni anno da quattro anni a questa parte dal Global Poverty Project.
La sfida è nata per sensibilizzare la gente sul problema della povertà, diffusa nei paesi del terzo mondo ma anche in realtà industrializzate, dove chi vive sotto la soglia di povertà ha a disposizione poco più di un dollaro al giorno.
A tutti quelli che vorranno partecipare sarà chiesto di vivere per cinque giorni lavorativi, dal 29 aprile al 3 maggio con 1,5 dollari al giorno, con i quali dovranno mangiare e bere. In questo periodo non potranno chiedere soldi se non, come nel caso di Ben Affleck con la Eastern Congo Initiative, a sostegno di associazioni benefiche.
Il progetto segue alcune regole base che servono ad avvicinare il più possibile i partecipanti alle condizioni di povertà in cui vivono “quasi miliardi di persone, costrette a mangiare quanto a soddisfare qualsiasi altra necessità con un budget di meno di due dollari al sì”, come spiega l’organizzazione.
Ecco le linee guida: vietato prendere cibo dalla propria dispensa, a meno che non se ne detragga il costo dal dollaro e mezzo a disposizione quotidianamente, stesso discorso per eventuale frutta e verdura coltivate dal proprio orto, di cui si dovrà dedurre il costo di mercato dal budget. Sarà proibito accettare donazioni di cibo e bevande da parte di parenti e amici, è permesso invece bere l’acqua del rubinetto (e si specifica per la propria salute di berne almeno 7-8).
Nel caso in cui i partecipanti dovessero stare male per mancanza di cibo saranno ovviamente obbligati a lasciare il progetto e recarsi dal medico, mentre il sito Live Below the Line fornisce un piccolo aiuto a Ben Affleck & soci, con i consigli su come fare la spesa e cucinare “below the line” forniti da chi ha partecipato al progetto nei quattro anni passati.