Il caldo arriva anche in Svezia e colpisce duramente i dipendenti della compagnia ferroviaria “Arriva”. Nelle cabine di comando la temperatura può raggiungere i 35 gradi, un problema che ha fatto sorgere la richiesta di utilizzare gli shorts anziché i pantaloni lunghi della divisa d’ordinanza.
La risposta degli alti vertici della compagnia è stato un deciso “no”, poiché gli shorts violerebbero il codice della società e la sua immagine di “ordine e buon gusto”.
Da qui l’idea dei dipendenti di indossare la gonna al posto dei pantaloni corti, un capo previsto dal regolamento per la divisa femminile. Vietarne l’uso sarebbe una violazione dei diritti dei lavoratori e di quella parità di genere che è divenuta un pilastro della società svedese.
Il portavoce di “Arriva” ha così risposto: «La nostra politica è che i dipendenti vestano in modo appropriato quando rappresentano Arriva, che gli uomini indossino quindi i pantaloni e le donne le gonne, mai gli shorts. Ma se un uomo preferisce un abito da donna, va bene. Impedirgli di indossarlo sarebbe discriminatorio».
Alla protesta hanno preso parte per ora soprattutto i 20 e 30enni e solo un quarantenne. Come spiega un conducente di 30 anni: «Naturalmente la gente ti guarda quando sei sulla piattaforma, ma devi solo farci l’abitudine».
Una piccola rivoluzione che ha ricevuto in rete commenti positivi:«A noi ragazze piace vedere le gambe toniche dei ragazzi — scherza una lettrice — altrimenti, perché guardare le partite?».