L’inizio della scuola elementare, più che dell’asilo, può essere una grande fonte di ansia per le mamme, che per la prima volta percepiscono un vero distacco dal figlio: fino al giorno prima sono state abituate a passare moltissimo tempo con il bambino, perciò il passaggio alla scuola elementare può essere vissuto come uno “strappo”. Ma attenzione: questo malessere può essere percepito dal bambino, condizionandolo.
Anche i più piccoli infatti possono sentire l’ansia materna, e sapendo che la scuola ne è la causa la vedranno come un ambiente ostile. E’ importante che le mamme non lascino trapelare i loro sentimenti negativi anche perchè il bambino potrebbe sentire i primi passi verso l’autonomia come una forma di tradimento nei loro confronti, mentre l’ideale sarebbe che i suoi sentimenti fossero di una positiva cuiosità e stupore verso il nuovo contesto.
Per evitare ai più piccoli inutili traumi si possono prendere dei piccoli accorgimenti, come consiglia il portale di psicologia Riza.it: evitare di parlare del prprio disagio con amiche o familiari di fronte al bambino, commuoversi in modo palese il primo giorno di scuola, cercare di manifestare con troppa foga che la scuola sarà un’esperienza positiva per convincere il bambino…ma in realtà se stesse, giustificarsi con il bambino deipropri sentimenti e sentirsi in colpa.
Più utile mantenere un atteggiamento positivo per se stessi e per il bambino: sii complice del piccolo, mosttrati curiosa verso la scuola come se fosse una nuova avventura da condividere. Festeggia la novità con tuo figlio, magari oorganizzando una festicciola a casa per togliere ogni sfumatura negativa, e, ancora più a monte, scegli una scuola che ti trasmetta fiducia: conoscere riduce l’ansia.
Vai di persona a vedere asilo o scuola elementare e assicurati che sia un posto tranquillo e accogliente a cui affidare tuo figlio.
Gli esperti non negano che le madri possano avere un senso di ansia spontaneo e giustificabile: l’importante è che imparino a gestirlo ed evitino di trasmetterlo ai diretti interessati, i figli, che dovrebbero essere incoraggiati e non frenati nel loro cammino verso l’autonomia.