Capelli legati sotto al cappello, uniforme, un po’ di trucco e il Kalashnikov sulle spalle, sono pronte per la battaglia: le donne stanno facendo l’addestramento per andare al fronte. Siamo in Kurdistan. Alcune di loro partiranno per il fronte a combattere contro l’Isis, lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante. Il comandante dell’unità, Col Nahida Ahmed Rashid, racconta che l’unità femminile venne creata nel 1996 per lottare contro Saddam Hussein. Si tratta di cento combattenti, tutte volontarie. Dopo la conquista di una grande fascia settentrionale e occidentale dell’Iraq avvenuta il mese scorso, adesso le combattenti vogliono partire per liberarlo. Il comandante dell’unità spiega che le ragazze si stanno addestrando ogni giorno e sono pronte per partire per il fronte. “Si sono addestrate insieme alle forze speciali”, dice Col Rashid. Le soldatesse sono pronte a difendere le installazioni di produzione di petrolio, faranno parte di una missione. “Non c’è differenza tra soldati uomini e soldati donna”, afferma il comandante dei Peshmerga. “Loro partono perché vogliono difendere le altre donne nelle aree di conflitto”, aggiunge. Capt Mujdat al-Hameed, che si addestra ogni giorno, sta per partire per andare a Kirkuk. Lei è madre di tre bimbi e dice che suo marito e i figli sono orgogliosi di lei, di quello che sta facendo. Awas Tawfiq si addestra da otto anni per andare al fronte. “Io sono felice – dichiara -. Mi addestro da otto anni per questo. Non ho paura, io so che difenderò la mia terra”, La donna è divorziata ed è madre di due ragazzi.
(Serena Marotta)