Non è mai stato semplice diventare mamma: ma lo era forse di più in un’epoca in cui sullo stile di vita sano si poteva mettere la mano sul fuoco. Prendiamo ad esempio l’allattamento al seno: quanti sono i dubbi che assillano le nostre madri su questo aspetto? Tantissimi! Quanto deve durare, quanto devo darne al bambino e in che quantità? Uno degli aspetti a volte meno considerati, e allo stesso tempo più importanti, è quello relativo però alla qualità del latte: come si fa a capire se il latte è buono. Può capitare, infatti, che durante la gravidanza, o subito dopo si assumano determinati farmaci che vengono assimilati dall’organismo delle mamme e poi ingeriti dai neonati di turno durante l’allattamento. Si può trattare di principi attivi come paracatamolo o amoxicillina: fatto sta che è sempre bene essere certi di ciò che assume il proprio figlio in un periodo così delicato. Il pediatra Roberto Minelli, su milleunadonna.it, spiega:”Molti farmaci possono essere reperiti in tracce nel latte così come può avvenire per odori o sapori particolari o, ancora, allergeni. Per quanto riguarda i farmaci in generale, è sufficiente conoscere la possibilità di utilizzo nel lattante e durante la gravidanza per potere stare tranquilli anche qualora possano essere presenti quantità rilevabili nel latte, come amoxicillina oppure paracetamolo”. Insomma, a meno che non siano presenti patologie specifiche che sconsigliano l’assunzione di determinati farmaci: il latte di mamma è sempre il migliore.