Prende forma in Lombardia l’idea dei drive-in. Il cinema all’aperto può essere una soluzione per tornare ad aggregarsi restando in sicurezza, per questo Attilio Fontana sta lavorando al progetto. Lo rivela lo stesso governatore lombardo in un post pubblicato su Facebook che ha subito riscontrato l’entusiasmo dei suoi follower. «Progetto cinema Drive-In, in Lombardia. Cosa ne pensate? Regione Lombardia è al lavoro per realizzare la prima sperimentazione di ritorno al cinema all’aperto», ha esordito Fontana nel suo post. Poi ha spiegato che l’assessore alla Cultura Stefano Bruno Galli e il direttore del Vittoriale Giordano Bruno Guerri stanno già curando un progetto pilota che si terrà proprio alla casa-museo di Gabriele D’Annunzio sul Lago di Garda. «Saranno allestiti tela e proiettore nel parcheggio che può ospitare 50-60 automobili». Ma Fontana ha aggiunto che l’assessore allo Sport e ai Giovani Martina Cambiaghi vorrebbe allargare questa sperimentazione anche ai cinema e ai concerti. «Credo che D’Annunzio approverebbe…», ha concluso Fontana.
DRIVE-IN, IN LOMBARDIA CINEMA ALL’APERTO PER LA FASE 2 COVID-19
Un tuffo nel passato per guardare al futuro. L’emergenza coronavirus impone il distanziamento sociale, da mantenere anche dopo la ripartenza, quindi tornare a vivere l’atmosfera del cinema americano all’aperto può essere una soluzione in sicurezza. In Lombardia ci sono state già iniziative simili, come quella Bovisa Drive-in, in risposta al bando del Comune di Milano per la valorizzazione delle periferie. «Siamo organizzati per garantire che i recenti provvedimenti in termini di sicurezza siano rispettati», ha detto al Corriere della Sera nei giorni scorsi Paolo Liaci, uno tra i partner fondatori di Milano Drive-in. Questa soluzione richiede luoghi ampi e spaziosi, che nel caso del Milano Drive-in va riorganizzato nel rispetto del social distanzino. Si possono garantire fino a 200 posti auto, distanziate ovviamente tra loro. Consuamare cibo e bevande ordinando online, quindi senza scendere dal mezzo. Si pensa anche a predisporre aree dedicate ai servizi igienici munite di dispensare di prodotti santificanti, oltre che di prodotti igienizzanti monouso per ciascun partecipante.