FINANZIARIA/ Cambia patto interno, debito regionalizzato

- La Redazione

Cambia e diventa più flessibile il patto di stabilità interno, che regola i conti pubblici delle amministrazioni territoriali

Cambia e diventa più flessibile il patto di stabilità interno, che regola i conti pubblici delle amministrazioni territoriali

Cambia e diventa più flessibile il patto di stabilità interno, che regola i conti pubblici delle amministrazioni territoriali. Con un emendamento proposto dal Pd e approvato durante l’iter in aula al Senato alla legge quadro di finanza pubblica il patto viene reso più flessibile, ma su base regionale. In pratica i singoli Comuni, all’interno di una stessa regione, potranno decidere di compensare tra loro l’eventuale indebitamento. Lo stesso potranno fare le Province.

L’emendamento approvato era una delle tre proposte sulle quali il Pd aveva posto l’accento chiedendo l’approvazione nel clima bipartisan che sembra accompagnare il progetto di riforma delle leggi di bilancio.

Le norme prevedono che nell’ambito del nuovo Dpef, che si chiamerà «Decisione di finanza pubblica’» (Dfp), e nella Legge di Stabilità che sostituirà la legge Finanziaria, dovrà essere fissata «la quota di indebitamento per le amministrazioni locali, e successivamente per il complesso delle province e dei comuni, articolata per regioni, in coerenza con l’obiettivo aggregato individuato per la Pubblica Amministrazione».

Una volta fissato il tetto complessivo sarà possibile attuare una flessibilità interna su base regionale. «Il ricorso al debito per la spesa di conto capitale da parte di uno o più enti territoriali, in misura eccedente il limite stabilito dalla applicazione dell’ente stesso del Patto di Stabilità Interno vigente – stabilisce la norma approvata – è autorizzato nell’ambito di ciascuna regione, a condizione che venga compensato da un corrispondente minore ricorso da parte di un altro o più enti territoriali della stessa regione».

Le Regioni, a loro volta, «possono adattare per gli enti locali del proprio territorio le regole e i vincoli di finanza pubblica fissati dalla legge nazionale, in relazione alle diversità delle situazioni finanziarie ed economiche delle Regioni stesse». Tra l’altro hanno anche il compito di coordinare la procedura di ripartizione della quota di indebitamento dei comuni e delle province.







© RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti dei lettori