Il Consiglio dei ministri di questa sera, durato circa un’ora e mezza e chiamato a prendere provvedimenti contro il momento di crisi che l’Italia sta vivendo sui mercati finanziari, ha approvato un maxiemendamento alla legge di stabilità che, secondo quanto riporta una nota di Palazzo Chigi, “recepisce sul piano normativo gli impegni assunti dal Presidente Berlusconi nella sua lettera all’Unione europea del 26 ottobre scorso”.
A quanto è dato di sapere dalle indiscrezioni e dalle fonti governative, il maxiemendamento non conterebbe provvedimenti relativi a pensioni e mercato del lavoro, come richiesto dalla Lega Nord. Ci sarebbero, invece, norme riguardanti la defiscalizzazione per le infrastrutture e per la semplificazione.
Inoltre sarebbe stato dato via libera alla possibilità per i Comuni capoluogo di provincia, le Unioni dei Comuni e i Comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d’arte, di istituire, con deliberazione del Consiglio, un’imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate nel proprio territorio. Spazio anche per la privatizzazioni degli immobili di proprietà dello Stato, secondo il piano già presentato dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, e per liberalizzazioni nel settore del trasporto pubblico locali e per quel che riguarda gli ordini professionali.
Sono state ulteriormente smentite le ipotesi riguardanti imposte patrimoniali o prelievi forzosi sui conti correnti bancari. È lo stesso comunicato stampa del Governo a spiegare che “eventuali testi in circolazione non corrispondono a quanto esaminato e approvato nel Consiglio dei Ministri appena concluso”. A quanto pare, subito dopo la conclusione del Consiglio dei ministri, gli sherpa si sarebbero messi al lavoro per stendere il testo degli articoli su cui dovrebbe snodarsi il maxiemendamento ed è probabile che dopo la sua promulgazione si procederà anche a fare un decreto e un disegno di legge con ulteriori misure contro la crisi. Il termine per la presentazione degli emendamenti, comunque, è stato fissato a venerdì dalla commissione Bilancio del Senato.
A quanto pare, comunque, la scelta di un maxiemendamento al posto del decreto legge avrebbe provocato alcuni malumori, specialmente del Presidente del Consiglio Berlusconi e del ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, che ha dichiarato: “Quando si calano le braghe bisogna stare molto attenti a coprirsi le spalle, perché svolazzano i temuti uccelli paduli”. Il riferimento è alla richiesta del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, di rinunciare alla strada di decreto, che pare abbia incontrato il favore del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. Per ora dal Partito democratico un commento stringato ma efficace: le misura approvate sono ancora lontane da quel che ci vorrebbe.
Il testo ufficiale del comunicato di Palazzo Chigi
2 Novembre 2011
La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica:
Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, alle ore 20,40 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente, Silvio Berlusconi.
Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Gianni Letta.
Il Consiglio dei Ministri, appositamente convocato in via straordinaria, ha esaminato un complesso di misure urgenti a sostegno della economia italiana nello scenario di una sfavorevole congiuntura che sta investendo l’Europa. A seguito degli indirizzi da parte della Banca Centrale europea e delle intese raggiunte nell’ultimo Vertice dell’Unione, il Consiglio ha in particolare approvato un maxi emendamento al disegno di legge di stabilità, che recepisce sul piano normativo gli impegni assunti dal Presidente Berlusconi nella sua lettera all’Unione europea del 26 ottobre scorso.
Sono stati inoltre approvati i seguenti provvedimenti:
su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, Tremonti, del Ministro per le riforme per il federalismo, Bossi, e del Ministro per la semplificazione normativa, Calderoli:
Uno schema di regolamento che riconosce ai Comuni capoluogo di provincia, alle Unioni dei Comuni, nonché ai Comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d’arte, la possibilità di istituire, con deliberazione del Consiglio, un’imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate nel proprio territorio; sul testo, che discende dalla legge sul federalismo (n.42 del 2009), verrà acquisita l’intesa in sede di Conferenza Stato-Città ed autonomie locali, nonché il parere del Consiglio di Stato;
su proposta del Ministro degli affari esteri, Frattini, e del Ministro dell’interno, Maroni:
Un disegno di legge per la ratifica e l’esecuzione dell’Accordo fra l’Italia ed il Kazachstan sulla cooperazione e contrasto alla criminalità organizzata, al traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope, al terrorismo e ad altre forme di criminalità;
su proposta del Ministro degli affari esteri, Frattini:
Un regolamento che dà attuazione alla legge n. 13 del 2011, con la quale si è riformato l’ “Ordine della Stella della Solidarietà Italiana”, ora denominato “Ordine della Stella d’Italia”.
Al fine di consentire il completamento delle operazioni di protezione civile in atto, il Consiglio ha prorogato lo stato d’emergenza già deliberato per gli eventi atmosferici eccezionali che hanno colpito il territorio della Regione Veneto nell’ottobre dello scorso anno.
Il Consiglio ha approvato, infine, l’intesa fra la Repubblica italiana e le Assemblee di Dio in Italia (ADI), che modifica parzialmente la precedente intesa in tema di accesso all’8 per mille, nonché la proroga del regime commissariale per il Comune di Borgia, in provincia di Catanzaro, per ultimare il risanamento amministrativo e rinnovare i condizionamenti della criminalità organizzata.
La riunione ha avuto termine alle ore 22.15.