Il vertice europeo in corso a Bruxelles, chiamato a prendere decisioni importanti per rispondere alla crisi dell’Eurozona, sembra aver ottenuto un risultato importante. Nella notte, infatti, è stato raggiunto un accordo per fare in modo che i fondi salva-stato possano essere utilizzati per riassicurare la stabilità sui mercati. Oggi si continuerà naturalmente a trattare su tutti i dettagli di questa intesa, che sicuramente non è stata facile da raggiungere. Ne è prova il fatto che l’annuncio sia stato dato intorno alle 4 del mattino. A quanto pare Mario Monti e Mariano Rajoy sono riusciti (probabilmente grazie anche all’appoggio di Francois Hollande) a far “ingoiare” ad Angela Merkel il varo del famoso “scudo anti-spread” facendo intendere che in caso contrario erano pronti a non apporre la propria firma su qualsiasi documento relativo al patto sulla crescita. Per Monti sembra un risultato importantissimo, dato che si era molto speso in questi giorni per il varo di un meccanismo che potesse permettere di aiutare quei paesi che, pur avendo intrapreso un percorso di risanamento dei conti pubblici e di riforme, restavano bersaglio della speculazione per quel che riguarda il debito sovrano. Con rendimenti sui titoli di stato capaci di vanificare tutti gli sforzi compiuti sul piano del controllo dei conti. Un meccanismo che sembrerebbe adattarsi benissimo alla situazione italiana. Tuttavia, lo stesso Monti da Bruxelles ha fatto sapere che il nostro Paese non intende utilizzarlo. Anche la Spagna ha raggiunto un risultato importante, poiché le banche potranno essere aiutate direttamente dai fondi salva stato. Sembra inoltre che, sempre sul piano bancario, la vigilanza europea coinvolgerà direttamente la Banca centrale europea.
Diagram e Intesa Sanpaolo assieme a favore dell'Agribusiness/ Monitoraggio e analisi dei dati agricoli
Gli effetti di questa importante novità si sono fatti sentire subito sui mercati. Lo spread tra Btp e Bund è sceso anche fino a 409 punti base (oltre 50 in meno rispetto a ieri), per poi ritornare intorno a quota 430. In forte calo anche il differenziale tra Bonos e Bund che è sceso sotto i 470 punti, quando fino a ieri stazionava ben oltre i 500. Da segnalare che il titolo di stato tedesco decennale ha visto salire il rendimento all’1,68%.
Imprese Vincenti di Intesa Sanpaolo a Venezia/ La tappa tra le migliori PMI di Veneto e Friuli
Positive anche tutte le borse europee, con Francoforte al +2%, Parigi al +2,2%, Madrid al +2,6% e Atene al +1,6%. Al momento Piazza Affari è la “maglia rosa” con il Ftse Mib al +2,8%. Sul listino principale di Piazza Affari buoni i rialzi dei titoli bancari: Intesa San Paolo (+5,2), Unicredit (+4,8%), Mediobanca (+4,6%), Banco Popolare (+4,8%) e Banca Popolare di Milano (+3,5%). Bene anche Atlantia (+5,7%) e Mediolanum (+5,5%).