Piazza Affari chiude a +2,49% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Azimut (-0,88%), Banco Popolare (-3,49%), Bpm (-3,03%), Buzzi (-0,91%), Generali (-0,71%), Moncler (-0,96%) e Tenaris (-1,44%). I principali rialzi sono quelli di A2A (+2,1%), Atlantia (+2,47%), Bper (+2,12%), Ferragamo (+2,46%), Fineco (+7,69%), Intesa Sanpaolo (+3,85%), Italgas (+2,8%), Mediaset (+31,86%), Saipem (+5,18%), Snam (+3,65%), Terna (+2,31%), Ubi Banca (+3,39%) e Unicredit (+15,92%). Fuori dal listino principale Isagro chiude a +11,94%, mentre Amplifon cede il 4,73%. Il cambio euro/dollaro supera quota quota 1,065, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 150 punti base.
ASTE BTP/ Così Mr. Market ha portato a un risparmio per lo Stato
Piazza Affari sale dell’1,8% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Azimut (-1%), Banco Popolare (-3,1%), Bpm (-3,1%), Buzzi (-2,3%) e Tenaris (-1,3%). I principale rialzi sono quelli di Atlantia (+2,2%), Fineco (+5,4%), Italgas (+2,2%), Mediaset (+29,4%), Saipem (+5,7%), Stm (+2,1%), Ubi Banca (+3,5%) e Unicredit (+11,1%). Fuori dal listino principale Meridie sale del 9,6%, mentre Saras cede il 3,5%. Il cambio euro/dollaro si trova sopra quota quota 1,06, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 151 punti base.
SPY FINANZA/ L'ultimo allarme per i mercati viene dal Canada
Piazza Affari guadagna l’1,8% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Azimut (-0,8%), Banco Popolare (-1,4%), Bpm (-1,4%), Buzzi (-1,1%), Moncler (-0,5%) e Tenaris (-1,3%). I principale rialzi sono quelli di Atlantia (+2,1%), Fineco (+4,7%), Mediaset (+21,4%), Prysmian (+2%), Saipem (+6,2%), Ubi Banca (+4,1%) e Unicredit (+8,3%). Fuori dal listino principale Mediacontech sale del 6,8%, mentre Ambromobiliare cede il 4,3%. Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,06, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 154 punti base.
Piazza Affari guadagna lo 0,8% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Azimut (-1%), Banco Popolare (-1,7%), Bpm (-1,5%), Buzzi (-1,9%), Campari (-0,8%), Cnh Industrial (-0,6%), Italgas (-0,1%), Tenaris (-1,1%) e UnipolSai (-0,2%). Tra i rialzi spicca il +25,6% di Mediaset, finita nel mirino di Vivendi. Bene anche Mps (+1,2%), Bper (+1,3%), Fineco (+3,1%), Saipem (+3%) e Unicredit (+2,3%). Fuori dal listino principale Digital Bros sale del 5,4%, mentre Innovatec cede il 2,9%. Il cambio euro/dollaro supera quota 1,06, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 155 punti base. La giornata di oggi è caratterizzata da diversi dati importanti, anche se meno fondamentali rispetto al rialzo dei tassi che la Fed dovrebbe varare domani. Alle 11:00 è attesa la rilevazione ZEW del sentimento sull’economica tedesca che potrà dare un’indicazione sullo stato di salute dell’economia più importante europea che potrebbe dare una spinta rialzista al DAX.
ASTE BTP/ "L'ultima spiaggia" per un buon rendimento dei titoli
La Borsa Italiana ieri ha chiuso la giornata in frazionale rialzo con un +0,42%. Un risultato modesto se si guarda alle premesse della mattinata. Infatti la giornata era partita con un rialzo di oltre 1 punto percentuale fino ad arrivare oltre a 18.500 punti, ma con il passare delle ore il nostro indice si è poco alla volta indebolito, anche a causa di un quadro europeo abbastanza incerto in quanto sia Parigi che Francoforte che Londra viaggiavano dalla mattinata in territorio negativo. L’indice ha quindi chiuso a 18.370 punti. Dal punto di vista dei singoli titoli, particolarmente bene gli energetici legati al petrolio dopo l’accordo dei Paesi non-Opec e tra questi troviamo Eni con un rialzo del 3,72% e Saipem con un rialzo del 2,92%. Il settore bancario è risultato misto nel complesso: sale Mps (+3,69%) grazie alla riapertura della conversione dei Bond subordinati per completare l’aumento di capitale e in ascesa troviamo anche Ubi Banca con un +1,26 %. Male invece Intesa San Paolo che chiude con un ribasso dello 0,68% e ancora peggio Unicredit che lascia sul terreno oltre 3 punti percentuali a causa della nuova presentazione del piano industriale prevista per oggi che potrebbe comportare un maxi aumento di capitale
ASTE BTP/ "L'ultima spiaggia" per un buon rendimento dei titoli
A livello di titoli di Stato, non si segnala nessun movimento particolare. Infatti lo spread fra Btp e Bund è rimasto pressoché costante, con una lieve discesa dello 0,5% a 159,9 punti base. Il Btp a 10 anni rende l’1,99%.