Piazza Affari riesce a compiere il rimbalzo, chiudendo a +4,08%, con il Ftse Mib che risale sopra i 16.000 punti. Sul listino principale non c’è alcun titolo in rosso. Ad andare peggio è Italcementi che chiude invariato. Tra le azioni in rialzo, chiudono in doppia cifra Bper (+16,19%), Banco Popolare (+18,36%), Intesa Sanpaolo (+10%) e Unipol (+12,78%). Buoni anche gli spunti di Bpm (+9,7%), Fineco (+8,17%), Mediobanca (+8,54%), Ubi Banca (+8,65%), Unicredit (+8,73%) e UnipolSai (+9,76%). Fuori dal listino principale Carige guadagna l’8,96%. Il cambio euro/dollaro scende è vicino a quota 1,105, quello euro/sterlina è prossimo a quota 0,85, mentre lo spread tra Btp e Bund resta a 136 punti base.
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Piazza Affari guadagna il 3,6% e sul listino principale in rosso ci sono solo Moncler (-0,3%) e Tenaris (-0,2%). Sul fronte dei rialzi raggiungono la doppia cifra Bper (+12%), Banco Popolare (+18,6%) e Unipol (+11,5%). Buoni anche gli spunti di Mps (+5,2%), Fca (+6%), Intesa Sanpaolo (+9,5%), Fineco (+7,8%), Ubi Banca (+8%), Unicredit (+8,7%) e UnipolSai (+9,4%). Fuori dal listino principale Carige guadagna l’11,4%. Il cambio euro/dollaro scende verso quota 1,10, quello euro/sterlina scende sotto quota 0,85, mentre lo spread tra Btp e Bund arriva a 136 punti base.
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Piazza Affari porta i suoi guadagni a +2,7%. Sul listino principale restano in rosso Moncler (+0,49%) e Tenaris (-0,1%). Tra i rialzi spiccano quelli di Bper (+9,9%), Banco Popolare (+12,2%), Bpm (+6,2%), Fca (+5,1%), Fineco (+5,8%), Intesa Sanpaolo (+6,9%), Mediobanca (+6,4%), Ubi Banca (+6,6%), Unicredit (+7,1%), Unipol (+9,2%) e UnipolSai (+8,2%). Fuori dal listino principale Carige guadagna l’11,5%, Safe Bag l’8,1%, mentre Gabetti cede il 3,9%. Il cambio euro/dollaro scende verso quota 1,105, quello euro/sterlina scivola sotto quota 0,855, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 138 punti base.
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Piazza Affari sale dell’1,9% e sul listino principale restano in rosso solo A2A (-1%), Eni (-1%), Moncler (-0,9%), Tenaris (-0,6%) e Yoox (-1%). Tra i rialzi spiccano quelli di Bper (+7,7%), Banco Popolare (+9,6%), Generali (+4,6%), Intesa Sanpaolo (+6,8%), Mediobanca (+5%), Ubi Banca (+5,2%), Unicredit (+5,2%), Unipol (+5,9%) e UnipolSai (+4,3%). Fuori dal listino principale Safe Bag guadagna l’11,8%, Conafi Prestito l’8,8%, Pininfarina (+5,5%), mentre Banzai cede il 3,8%. Il cambio euro/dollaro è ancora sotto quota 1,1, quello euro/sterlina si trova sopra quota 0,855, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 138 punti base.
ASTE BTP/ "L'ultima spiaggia" per un buon rendimento dei titoli
Piazza Affari guadagna lo 0,7% e sul listino principale troviamo in rosso solamente A2A (-1%), Banca Mediolanum (-0,3%), Moncler (-0,5%), Snam (-0,2%), Tenaris (-0,6%) e Yoox (-1%). Tra i rialzi spiccano quelli di Bper (+3,8%), Banco Popolare (+4,9%), Mps (+2,7%), Cnh Industrial (+2,1%) e Generali (+2,7%). Fuori dal listino principale Conafi Prestito sale dell’8,9%, Creval del 4,1%, mentre Gabetti cede il 3,5%. Il cambio euro/dollaro sale verso quota 1,1, quello euro/sterlina si trova sopra quota 0,855, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 140 punti base.
Piazza Affari cerca oggi un rimbalzo dopo quello fallito di ieri. In giornata sono attesi i dati sulla disoccupazione americana, che saranno comunicati nel pomeriggio europeo, e dalle prime indiscrezioni dovrebbero confermare una ripresa del mercato del lavoro a stelle e strisce. Se così fosse le borse europee potrebbero trarne beneficio. Tutto sta a vedere come andranno le contrattazioni dalla mattinata. Ieri la Borsa italiana era partita con i migliori auspici, con il comparto dei bancari che cercava finalmente di rimbalzare, traendo spunto delle parole di Matteo Renzi. Il Premier aveva cercato di assicurare che la questione banche sarebbe stata risolta il primo possibile, facendo ricorso ove possibile allo scudo salva banche. Ci ha pensato però direttamente il capo dell’eurogruppo, il tedesco Jeroen Dijsselbloem, a mettere in discussione quanto detto Renzi, escludendo l’aiuto statale per contribuire alla risoluzione della problematica italiana, stante il restringimento delle regole comunitarie. Di fatto le sue parole in meno di venti minuti di contrattazione hanno annullato i guadagni mattutini, con il Mib 30 che ha chiuso poco sopra la parità, e con il listino principale che non è neppure riuscito a riguadagnare quota 15.500 punti.
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