Emergono i primi dettagli sulla flat tax inserita nella manovra 2019, con le partite Iva che “staccano” i dipendenti. Ma negli ultimi giorni si è parlato molto di un altro aspetto della tassa piatta, che sarà applicata anche sulle ripetizioni private: una novità rilevante nel mondo dell’istruzione, con l’obiettivo di combattere le lezioni private pagate in nero ai professori. E parliamo di un fenomeno cresciuto a dismisura negli ultimi anni: appena due anni fa la Fondazione Luigi Einaudi ha quantificato in 800 milioni di euro l’esborso a carico delle famiglie italiane per recuperare i debiti formativi dei propri figli, con il Codacons che ha rivisto la stima verso l’alto pochi mesi fa. Numeri impressionanti: 650 euro per famiglia, con la cifra che aumenta notevolmente per quanto riguarda le ripetizioni di greco (950 euro). Un costo complessivo, tirando le somme, di 950 milioni di euro. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
LE PARTITE IVA STACCANO I DIPENDENTI
Flat Tax e partita iva. Arrivano le prime buone notizie dalla flat tax, la novità fiscale voluta fortemente dalla Lega, introdotta nella manovra di bilancio 2019. Lo strumento, come sottolineato dai principali quotidiani, a cominciare da Il Messaggero, porterà una boccata d’ossigeno in particolare a coloro che sono titolari di partita iva, lavoratori quindi indipendenti o professionisti. Si potrà così ottenere un aumento dello stipendio a fine mese, e nel contempo, uno storico sorpasso sul lavoratore dipendente: in poche parole, gli autonomi dovranno paghare meno tasse rispetto al dipendente. Si calcola che il guadagnao sarà in media del 20%, come sottolineato dallo studio Eutekne che ha proiettato una serie di diverse fasce di retribuzione con l’introduzione appunto della flat tax. Un lavoratore con una retribuzione lorda annua di 45 mila euro, ad esempio, otterrebbe un netto di 28.543 euro, circa 2.188 ogni mese.
ALTRI NUMERI
Se lo stesso dipendente fosse autonomo, il netto annuale sarebbe di 38.925 euro, con uno stipendio ogni 30 giorni pari a 2.994, quasi 800 euro in più in tasca a fine mese e 10.000 euro in più all’anno. Un vantaggio decisamente interessante che riguarda non soltanto le fasce di reddito più basse, e che permette un guadagno che va da un minimo del 10% per un reddito annuo di 20mila, ad un massimo del 33% in più per un autonomo che porta a casa 70mila euro ogni 12 mesi. Per avere un quadro più certo della situazione bisognerà attendere i dettagli della manovra di governo, ma le prime indiscrezioni sono decisamente positive sia per i datori di lavoro quanto per gli stessi lavoratori. Del resto la Lega lo ha sempre specificato: vogliamo fare ripartire l’Italia iniziando dal lavoro e dalle piccole-medie imprese, e così si sta facendo. Il costo della flat tax sarà di 330 milioni di euro al primo anno, e salirà a 1.8 miliardi nel secondo. Dal terzo anno in poi, la quota si stabilizzerà a 1.3 miliardi di euro.