MONTE DEI PASCHI DI SIENA/ Mps, in Borsa scende sotto i 3,45 euro (oggi, 19 febbraio)

- Lorenzo Torrisi

Monte dei Paschi di Siena news. In Borsa Mps chiude sotto quota 3,45 euro ad azione. Le parole di Bruno Valentini su Padoan. Ultime notizie live di oggi 19 febbraio 2018

mps_colonna_lapresse Monte dei Paschi, Lapresse

IN BORSA SCENDE SOTTO I 3,45 EURO

Mps chiude la giornata in Borsa in calo dello 0,5%, restando quindi sotto i 3,45 euro ad azione. Bruno Valentini in passato ha chiesto che lo Stato rimanga a lungo nel capitale di Mps e pare che sia intenzionato a discutere di questo tema anche con Claudio Borghi Aquilini, candidato del centrodestra nel collegio di Siena, nonostante sia dall’altra parte della sponda politica. Il Sindaco di Siena ha infatti detto a Reuters che il responsabile economico della Lega gli ha chiesto un incontro. Valentini ha anche detto di aver parlato del tema con Pier Carlo Padoan, candidato invece del Pd. “Lo Stato deve restare nel capitale del Monte, con una quota di minoranza. Anche perché una società quotata la influenzi con il 15%. Padoan non mi ha risposto su questo”, ha detto. “Noi Padoan non l‘avremmo scelto, avessimo fatto un referendum non l‘avremmo scelto. Ma tra tutti i candidati paracadutati che potevano venire qui, è il migliore. Noi avremmo scelto uno di Siena”, ha aggiunto.

ACCORDO TRA CERVED E CREDITO FONDIARIO

In Borsa Mps cede lo 0,6%, scendendo sotto i 3,45 euro ad azione. Cerved Credit Management, controllata indiretta di Cerved, ha sottoscritto con Credito Fondiario gli accordi per lo special servicing di crediti in sofferenza generati da Montepaschi e cartolarizzati per un importo di circa 14,5 miliardi di euro. Le attività di special servicing, come viene spiegato da Milano Finanza, saranno inizialmente assegnate a Cerved Credit Management per poi essere gestite da Juliet, la piattaforma Npl che Mps ha ceduto alla partnership costituito da Cerved e da Quaestio Holding. Cerved Credit Mangament meno di un mese fa è stata incaricata dello special servicing di circa 2 miliardi di euro di Npl generati dalle quattro banche oggetto di salvataggio a fine 2015, ovvero Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti.

NO DEI SINDACATI ALLA RIORGANIZZAZIONE TERRITORIALE 

I sindacati di Mps hanno deciso di non sottoscrivere l’intesa relativa alla riorganizzazione delle nuove aree territoriali della banca. Come spiega Radio Siena Tv, persistono le perplessità delle organizzazioni sindacali circa la velocità, ritenuta eccessiva, con cui si vuole procedere e i contenuti stessi del progetto “non perfettamente adeguati al nuovo contesto aziendale e di settore, soprattutto nell’organizzazione del lavoro, che dimostra di essere concepita come una rivisitazione di modelli e strumenti appartenenti ad altre epoche storiche e che già in passato hanno dimostrato una scarsa efficacia”. Non viene però nascosto che nei precedenti incontri azienda e sindacati hanno trovato degli accordi, in particolare per quel che riguarda le ricadute sul personale del piano stesso, con soluzioni “come i presidi, per rafforzare le tutele della mobilità professionale e territoriale” o per valorizzare le professionalità dei dipendenti.

Nell’ultimo incontro sono state comunque definite nell’ambito della commissione Welfare, le compatibilità economiche del piano di copertura sanitaria, confermando tutte le prestazioni previste, compreso il rimborso integrale della franchigia 2017 (15%) e delle cure dentarie, e lasciando invariata la quota relativa ai familiari non fiscalmente a carico. Montepaschi nei prossimi giorni provvedere a mettere a disposizione le procedure necessarie per la registrazione dei familiari non a carico. Le parti si troveranno ancora per discutere, tra le altre cose, di politiche commerciali, assunzioni,  avanzamenti professionali e  lavoro agile.





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