Scandalo a stelle e strisce esploso oggi oltre Oceano: uno dei più famosi e ricchi finanziatori del Partito Democratico Usa, Ed Buck, è stato arrestato con accuse gravissime legati ad un brutto giro di droga, tossicodipendenza, favori sessuali e purtroppo anche due morti. Secondo quanto riportato da Dagospia su diretta fonte americana, l’importante miliardario finanziatore dei Democratici di California è stato accusato ieri di gestire una casa per tossicodipendenti dove la scorsa settimana sono morti due uomini e un terzo è in gravissime condizioni dopo un’overdose. I giudici californiani hanno lanciato l’accusa ufficiale tutt’altro che “lieve” contro il finanziatore di Hillary Clinton e Barack Obama: «Ed Buck è un predatore sessuale violento e pericoloso” che ha offerto droghe, denaro e riparo a tossicodipendenti vulnerabili in cambio di prestazioni sessuali». Dopo il caso Epstein che ancora oggi sconvolge la politica americana, tanto in casa Repubblicani che Democratici, ora esplode un secondo “bubbone” dai contorni non meno torbidi. Secondo i procuratori infatti Buck avrebbe fornito la metanfetamina che ha ucciso due uomini, trovati nel suo appartamento nel 2017 e a gennaio di quest’anno.
LE ACCUSE CHOC CONTRO IL FINANZIATORE DEI DEMOCRATICI
Ed Buck ora dovrà rispondere della morte di Gemmel Moore, 26 anni, e Timothy Dean, 55 anni lasciando sotto choc gli ambienti vicini al Partito Democratico: secondo la polizia californiana, Buck avrebbe iniettato di persona la droga ad un terzo uomo sopravvissuto per miracolo all’overdose nella “casa degli orrori” di Los Angeles. Secondo i quotidiani locali, su fonti della Procura di LA, «la presunta vittima è entrata nell’appartamento di Buck e il finanziatore ha personalmente e deliberatamente somministrato una grande dose di metanfetamina». In un primo momento, proprio temendo che Ed Buck gli somministrasse una dose elevata di droga per poterne poi approfittare sessualmente (questa una delle tante accuse, ndr), l’uomo se n’era andato salvo poi ritornare lo scorso 11 settembre sempre nello stesso appartamento. A quel punto, concludono le autorità Usa, «Buck abbia somministrato all’uomo “due grosse dosi” di metanfetamina, causandogli un’overdose». L’uomo è poi scappato e chiesto aiuto in una vicina stazione della metro; a quel punto il caso scatta definitivamente con gli investigatori che perquisendo l’appartamento hanno trovato centinaia di fotografie di uomini in posizioni compromettenti. Per i giudici «La portata del suo comportamento malevolo è sconosciuta. Era solo questione di tempo e avremmo avuto un’altra vittima».