Dopo la sentenza del Tar del Lazio relativa all’importanza dell’insegnamento della religione nelle scuole, il ministro dell’Istruzione annuncia che presenterà un ricorso al Consiglio di Stato, perché «è ingiusto discriminare la religione cattolica».
«In Italia – ha spiegato il ministro – vi è piena libertà di scegliere se frequentare o meno l’insegnamento della religione. Non si comprende perché qualcuno voglia limitare questa libertà».