Secondo una ricerca di Virtual italian academy, nella top ten degli istituti di ricerca italiani, solo due sono privati.
Secondo l’associazione Virtual italian academy (Via-academy) di Manchester, a guidare la top ten della ricerca, in Italia, sono gli istituti pubblici e universitari. Lo studio si basa sul numero di ricerche degli scienziati italiani, valutate da colleghi che lavorano all’estero, ma anch’essi italiani. Il criterio utilizzato è quello dell’indice “H”e tiene in considerazione il numero di ricerche e il numero di citazioni per ciascuna di esse all’interno delle scoperte di altri scienziati. Sono stati esaminati unicamente gli studiosi con un indice H di almeno 30, che cioè hanno fatto almeno 30 ricerche citate ognuna almeno 30 volte.
La ricerca, come ha fatto presente l’Università Bologna che ha diffuso i dati, non tiene conto di tutti i ricercatori in maniera esaustiva ma solo di quelli con i quali i colleghi stranieri sono entrati in contatto.
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Sette dei primi dieci centri di eccellenza della ricerca italiana sono atenei pubblici. Il primo è l’Alma Mater di Bologna, seguito dal Cnr e dalla Statale di Milano. Dopo vengono l’università di Padova, La Sapienza di Roma, la Statale di Torino, l’Istituto nazionale di astrofisica, l’Ospedale San Raffaele (è il primo istituto privato della graduatoria), l’università di Firenze, e l’istituto nazionale dei tumori (anch’esso privato).