Una proposta di legge del M5S sulle ferie non godute dei docenti precari è stata portata in Parlamento in quanto ritenuto “l’ennesimo furto perpetrato ai danni dei lavoratori”, dice Silvia Chimienti della Commissione Lavoro della Camera dei deputati. Nel video Chimienti spiega perché si tratta di un “furto”. I docenti precari con contratto a tempo determinato in pratica perdono in busta paga 1.100 euro l’anno, ovvero la retribuzione che gli spetterebbe per le ferie non godute. Facciamo un esempio: un lavoratore precario che lavora dal primo settembre al 30 giugno, matura 35 giorni di ferie, che equivalgono appunto a 1.100 euro. Sino al 2013 questi soldi gli venivano corrisposti. Con la legge di stabilità del governo Monti, invece, si è imposto ai docenti precari di usufruire delle ferie nei giorni in cui le lezioni sono sospese. In pratica in questo modo non percepiscono più nulla. “In Italia – dice Silvia Chimienti – ci sono 130mila docenti precari, che non hanno gli stessi diritti degli insegnanti di ruolo, tra le altre cose, non si vedono retribuiti le mensilità di luglio e agosto”. (Serena Marotta)