L’Associazione dei genitori delle scuole cattoliche ha diffuso sul suo sito ufficiale diversi documenti di approfondimento sul tema della cosiddetta ideologia di genere all’interno della scuola italiana. Come riassume la stessa associazione, l’ideologia di genere consiste nel voler imporre come dato di fatto che il sesso biologico, maschile o femminile, non sia rilevante per distinguere un uomo da una donna perché sarebbe frutto di costruzione sociale e culturale. Il sesso di una persona sostiene questa ideologia, deve poter essere scelto liberamente dal soggetto. Si tratta, spiega Agesc, di un tentativo di rivoluzionare l’antropologia e la cultura della nostra società modificando concezione della sessualità, della famiglia e della convivenza civile. Nelle scuole, si dice ancora, è in atto un vero tentativo di imporre questa visione con la diffusione di libri anche all’asilo che tendono a demolire l’idea di famiglia naturale come la prevede la costituzione italiana e instillare l’idea di una sessualità neutra. In questo senso il 4 marzo 2014 è stata presentata una interpellanza parlamentare con primo firmatario l’onorevole Gian Luigi Gigli del gruppo Per l’Italia e con le firme di Lorenzo Dellai, Paola Binetti, Sberna Mario sempre del gruppo Per l’Italia, e di Vanna Iori e Edoardo Patriarca del Partito democratico.
Nell’interpellanza si cita la diffusione di opuscoli in data 13 giugno 2013 intitolati “Educare alla diversità nella scuola” a cura di Unar (Ufficio nazionale anti discriminazioni razziali), con il logo della Presidenza del consiglio dei ministri, dipartimento per le pari opportunità. Gli opuscoli sostengono quanto definito come ideologia di genere, attaccano la famiglia tradizionale scavalcando le scelte educative delle famiglie dei ragazzi. Nell’interpellanza oltre a chiedere chiarimenti sul caso, si chiede anche di considerare la rimozione dell’attuale presidente di Unar e altro ancora.