• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » Educazione » SCUOLA/ Congiuntivo e non solo: quei “peccatori” che temono il Canone

  • Educazione

SCUOLA/ Congiuntivo e non solo: quei “peccatori” che temono il Canone

Giovanni Gobber
Pubblicato 26 Dicembre 2016
scuola_istruzione1R439

Immagine di repertorio (Foto: LaPresse)

Quando e corretto e quando no usare il congiuntivo? Certe forme che riteniamo sbagliate sono sorprendentemente in uso da molto tempo. E noi confondiamo stile e canone. GIOVANNI GOBBER

Le norme in Italia sono ammirate e lodate. Tuttavia, sono ritenute ideali irraggiungibili; per questo, se sono trasgredite, non si vede un gran male: siam peccatori, ma confidiamo nell’amnistia e nell’indulto. Avviene pure nelle vicende linguistiche. I precetti dell’uso codificato dalla tradizione grammaticale suscitano rispetto profondo, ma anche senso di inadeguatezza e timore di sbagliare. Per non rischiare errori, si evita di scrivere. Per non sentirsi troppo mediocri, si trascurano le pagine degli scrittori esemplari. Così, tra l’ideale e la pratica quotidiana vi è un abisso. Del resto, è arduo apprendere, quando abbondano i censori, ma latitano i maestri. Pochi insegnano a scrivere con proprietà e a redigere testi, anche semplici, di taglio narrativo, descrittivo o argomentativo; però molti sono pronti a redarguire e nulla approvare oppure a transigere e tutto tollerare.


SCUOLA/ Latino alle medie, quegli ostacoli “invisibili” che si chiamano didattica, prof e famiglie


Da Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca, è giunto un invito autorevole ad armarsi di buon senso di fronte alle norme della lingua: “Bisogna rispettare la lingua, ma evitando atteggiamenti aristocratici” (Corriere, 12 dicembre). 

A volte, una scelta stilistica è imposta come canonica: un uso possibile è presentato come l’unico uso corretto. Eppure, basta viaggiare nei testi dei grandi classici, per trovare ampio uso di altre scelte stilistiche, spesso condannate come errori da coloro che i tedeschi chiamano Arschpauker (eufemisticamente, sono i maestrini pronti a punire l’errorino). Per esempio, gli può valere “a lei”, “a loro”, non solo “a lui”: in fin dei conti, è la continuazione del latino illi e illis. Quindi, gli ha detto invece di ha loro detto / le ha detto può non piacere, ma non è scorretto: è una scelta stilistica, non è la formula grammaticale. 


SCUOLA/ Educazione sessuale e ddl Valditara, come evitare la trappola delle “istruzioni per l’uso”


Nella sua recente Lezione di italiano. Grammatica, storia, buon uso (Mondadori), Sabatini mette in luce una tendenza che ha appesantito la tradizione della grammatica italiana: scelte stilistiche di prestigio sono elevate a canone. Come conseguenza, altre soluzioni, pur diffuse nella storia della lingua, sono ridotte a scelte devianti dalla norma. Ed ecco lo stigma verso il se lo sapevo, lo dicevo. Questo è un modulo espressivo ben attestato fin dal Trecento. Eppure, secondo i normatori della stretta osservanza rientra nelle fattispecie dei reati in materia di violato congiuntivo. Sabatini osserva, con acutezza, che il congiuntivo è in buona salute quando è nel predicato di frasi come ti possano […] (come malaugurio) / magari fosse vero [augurio] oppure che tu voglia o no (ecc.) / ah, sapessi che cosa è successo (introduttore di gossip). Invece subisce la concorrenza dell’indicativo quando è in frase subordinata (come la protasi del periodo ipotetico) o è retto da verbi come credere o pensare: credevo che stava non è bello — è stilisticamente infelice, ma è usato “sin dalle origini della lingua italiana” (ibidem). 


Suicidi giovanili, Crepet: "Fallimento della società"/ "Il rapporto con l'IA sostituisce i docenti tutor"


Anche forme come credo che ci hai ragione sono marcate regionalmente e popolarmente, ma si usano, probabilmente, anch’esse da secoli; poi, è vero che molti, oggi, invece di ci hai scrivono c’hai. Qui entra in crisi l’ortografia: come si può indicare, nello scritto, la movenza tipica della lingua popolare? Se vi è devianza dalla norma, che sia tale anche nell’ortografia!

Viva dunque la saggezza di Francesco Sabatini, che ci esorta a leggere, comprendere e scrivere con libertà, responsabilità e ben temperata creatività. Serve, prima, adeguata erudizione.


Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Educazione

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Educazione

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net