Non si placano le polemiche sul concorso scuola 2016. A proposito dello slittamento della pubblicazione del bando il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, dichiara: “Di ritardo in ritardo, la tabella di marcia sul concorso è stata ampiamente disattesa, in barba alla legge 107 che fissava l’indizione dei bandi entro il 1 dicembre 2015 . Da due mesi si susseguono soltanto gli annunci, l’ultimo dei quali è arrivato dal sottosegretario Faraone che ha parlato di pubblicazione dei bandi ‘entro 15 giorni, al massimo entro fine mese’, confermando poi che la prova scritta del concorso si svolgerà a fine marzo. Non rispettando i termini stabiliti dalla legge, il Miur arreca un grave danno ai candidati che avranno ben poco tempo per prepararsi rispetto ai contenuti dei bandi”. Di Meglio sottolinea inoltre che le commissioni devono essere qualificate e messe nelle condizioni di operare il loro lavoro nelle migliori condizioni possibili: “Non è accettabile che, come già avvenuto in passato, i docenti debbano contemporaneamente esaminare i candidati e dedicarsi all’attività didattica percependo compensi irrisori: agli insegnanti che faranno parte delle commissioni, dunque, si conceda un part-time oppure li si remuneri dignitosamente per un lavoro che rappresenta un extra rispetto all’insegnamento”. Riferendosi, poi, a quanto detto da Renzi durante il suo intervento ieri alla scuola di formazione del Pd, Di Meglio rincara la dose: “Il presidente del Consiglio ha ammesso che sulla scuola il Governo ha fatto qualche pasticcio. Il problema, però, non riguarda soltanto il concorso, ma tutta la riforma che, come la Gilda degli Insegnanti ha sempre ribadito, è un vero e proprio obbrobrio giuridico. Adesso Renzi fa un mea culpa, sperando forse di recuperare consensi in vista delle elezioni amministrative, ma l’istruzione merita ben altro rispetto. Il Governo – conclude il coordinatore della Gilda – avrebbe fatto meglio nei mesi scorsi ad ascoltare la protesta unanime di tutto il mondo della scuola, invece di attaccare i sindacati accusandoli di sobillare la protesta”.
Interviene anche il premier Matteo Renzi sul concorso scuola 2016, annunciando che la decisione sui quesiti in lingua inglese sarà affrontata in settimana. Il premier ha affrontato la questione del bando non acora uscito durante il suo intervento ieri alla scuola di formazione politica del Pd: “Sulla scuola abbiamo fatto qualche pasticcio. In settimana dobbiamo scegliere con il ministro Giannini il modello di concorso per la scuola e c’è una questione in ballo, che è se mettere o meno una o due domande in inglese. Sembra una piccola cosa ma andarla a cambiare, potrebbe portare un prof di matematica a essere bocciato pur essendo molto in gamba. Non è un tema semplice, se lo aprissimo qui credo che saremmo divisi a metà. La politica è anche cambiare e fare scelte. Si può anche sbagliare, quello che non è possibile fare è rimandare le scelte, andare avanti con lo stesso schema”. I quesiti in inglese sono infatti uno dei punti controversi del bando: gli insegnanti hanno infatti sollevato dubbi nei giorni scorsi sull’opportunità di testare i docenti non solo sulla materia di insegnamento ma anche su una lingua straniera.
Un “bando fuorilege” quello atteso per il concorso scuola 2016 che dovrebbe portare 63.712 nuovi insegnanti nelle classi dal prossimo anno scolastico. La denuncia contro il concorso scuola 2016 arriva dal Movimento 5 Stelle, secondo quanto riportato da OrizzonteScuola infatti. Il M5S chiede innanzitutto “di conoscere quanti sono i docenti delle GaE ancora non assunti. Risulta infatti che si tratta di 60.000 – 70.000 insegnanti, in particolare infanzia, inseriti nelle GM e nelle GaE, illusi e poi tenuti buoni con la riforma 0-6 che non troverà mai la luce. La riforma delle classi di concorso è poi un atto rattoppato, determinato dalla necessità di fare tutto in gran fretta, a nulla è servito il parere del Consiglio di Stato che aveva richiesto una dichiarazione integrativa. Lo schema di regolamento ad oggi non è stato pubblicato. ll bando del concorso scuola 2016 è fuori legge, e il numero di assunzioni è ridicolo”. Il M5S chiede quindi di sapere “come è stato calcolato il dato di 63.712, quali sono le previsioni dei pensionamenti, dato che tra il 2017 e il 2018 si attende un’ondata straordinaria di pensionamenti per effetto della riforma Fornero, per cui ci saranno quindi molte supplenze annuali”.