Dopo la pubblicazione delle date per il concorso scuola docenti 2016, interviene sulla vicenda legata alle prove scritte e alle commissioni valutativi dei docenti anche la sezione scuola del sindacato Cisl. A parlare è Lena Gissi e si dirige immediatamente sul nodo dei commissari e dei loro compensi: «Pare se ne sia accorto anche il premier che non va proprio bene dover ricorrere al volontariato coatto per far funzionare le commissioni esaminatrici nel concorso docenti. Sembra dunque che il governo e Renzi stiano lavorano per risolvere una situazione insostenibile ma speriamo che poi la risposta non sia il raddoppio o addirittura la triplicazione della cifra!», commenta con una battuta il grosso problema sullo scarso compenso legato alle commissioni, circa un euro all’ora (scarso). «Ci auguriamo che i rimedi individuati siano all’altezza delle questioni da risolvere e non ricadano sotto altra forma in un ulteriori oneri e disagi per le nostre scuole, alle quali non possono essere sottratte risorse umane ed economiche». Clicca qui per il link diretto alla Gazzetta Ufficiale
Non smettono le polemiche sul concorso scuola docenti 2016: dopo la pubblicazione del calendario con le prove scritte e tutte le date specifiche sugli elenchi di Usr, si riporta l’attenzione sui ricorsi per i docenti non abilitati e, soprattutto, il nodo dei commissari con i rispettivi compensi sotto l’occhio del ciclone per l’assoluta scarsità di risorse. «Dopo avervi indicato il caos che ruota intorno al concorso a cattedra, continuano i nostro aggiornamenti sul mondo della scuola. I docenti che a breve dovranno affrontare il concorsone hanno lanciato un appello ai loro colleghi, pubblicato su change.org e che rientra tra gli aggiornamenti di una più grande petizione dal nome “stop al concorso truffa”», recita l’appello dell’iniziativa promossa dal docente di Regio Calabria, Alfredo Pudano. In sostanza si chiede ai docenti di non andare a fare i commissari come segno di protesta contro il concorso scuola: nell’aggiornamento di questo appello si invita a perseguire un diritto-dovere di difendere la dignità della professione, allontanandosi dalle visioni “nasometriche che non vanno oltre il selciato del nostro orticello e diventare parte attiva di una categoria che la politica sta lentamente agonizzando”.
Si apre un nuovo fronte di problemi per il concorso scuola docenti 2016: dopo la pubblicazione delle date per le prove scritte, la polemica scatta sugli elenchi degli Usr per le classi di concorso accorpate. Come segnala il portale specializzato di Orizzonte Scuola, i candidati al concorso scuola docenti 2016 guardando negli elenchi degli Uffici scolastici regionali cercano di sapere quanti posti sono disponibili per le varie classi di concorso, in modo da sapere quali effettive possibilità ci sono per affrante le prove scritte. Viene però segnalato che per le classi di concorso accorpate per lo svolgimento del concorso a cattedra gli Usr pubblicano solo l’elenco completo dei candidati senza specificare per quale regione concorrono. Il problema, in sostanza, è che non si potrà conoscere prima (come succede per tutte le altre classi di concorso) il reale numero di partecipanti per la regione scelta e dunque valutare le possibilità di successo al concorso scuola docenti 2016. Discriminazione? Crea una possibilità di ricorso? Per questo dovremo attendere le prossime ore e la definitiva compilazione degli Usr per tutte le regioni italiane.
Il calendario delle date per le prove scritte concorso scuola docenti 2016 è stato emanato ieri dal Miur sulla pagina della Gazzetta Ufficiale e le polemiche non sono certo diminuite: dopo i ricorsi, ora si presenta il rebus forte dei docenti Scuola Infanzia. Tali insegnanti dovranno affrontare, secondo il calendario ufficiale, le loro prove scritte negli ultimi due giorni disponibili, 30 e 31 maggio e il problema viene sollevato dal portale online Orizzonte Scuola: «i candidati per i due ordini di scuola superano di gran lunga quelli delle classi di concorso della scuola secondaria, per cui sarà necessario un calendario più lungo per le prove orali, ma il rischio concreto è quello di non fare in tempo a concludere la procedura in tempo per le assunzioni calendarizzate al prossimo 1 settembre 2016». Ma sulla vicenda torna anche il sindaco Anief che rivela come il Miur non avrebbe “rispetto per i docenti della scuola dell’Infanzia vincitori delle prove per il 2012, e per garantire loro l’assunzione non rimane che ricorrere al Giudice del Lavoro”. Spiega nel dettaglio il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, che per tutte le assunzioni conquistate con la procedura del 2012 ora si può fare ricorso tramite il loro sindacato presso il Giudice del Lavoro, “chiedendo l’immediata immissione in ruolo dei vincitori della scuola dell’Infanzia, senza passare da questo concorso del 2016“.
Il concorso scuola docenti 2016 non solo è l’occasione per 165mila insegnanti di poter guadagnare l’agognato posto a tempo indeterminato nello stato, ma è anche, sopratutto in questo caso, un grosso nodo politico. Il governo Renzi sta trovando molte difficoltà dopo l’approvazione e la pubblicazione del bando concorso su Istanze Online: dai ricorsi alle polemiche sugli insegnanti non abilitati, fino alla compilazione degli elenchi negli Usr ancora non pervenuta in tutte le regioni. Parla un esponente dell’opposizione, l’ennesimo, e contesta il lavoro del Miur e del ministro Giannini: «chiedo come intende il ministro Stefania Giannini affrontare la questione dei due terzi di insegni abilitati della seconda fascia di istituto che non saranno stabilizzati con il prossimo concorso, ai quali oltre ad essere preclusa l’assunzione a tempo indeterminato, verrà presto negata anche la possibilità di utilizzare contratti a tempo determinato, pur avendo maturato diversi anni di esperienza che a questo punto rischia di andare dispera». Sono parole di Mario Pittoni, Responsabile Federale Istruzione Lega Nord, apparse questa mattina sul portale di Orizzonte Scuola e che fanno capire come il concorso scuola docenti non resta una quesitone meramente legata a insegnanti e Miur ma scatena una grossa e complessa dinamica politica.
Sono usciti i primi elenchi Usr per il concorso scuola docenti 2016 che ieri ha visto la pubblicazione ufficiale delle date per le prove scritte sulla Gazzetta Ufficiale e sul sito del Miur, come trovate qui sotto. Il caos attorno al concorso non si è placato con i sindacati e alcune forze politiche dell’opposizione che contestano in ssotnaz l’intero apparato della riforma Buona scuola su questo preciso punto del concorso a cattedra. I numeri parlano di 165mila insegnanti iscritti per circa 65posti disponibili, con il rebus dei non abilitati che sono stati ammessi all’esame con riserva prima e poi tenuti fuori (per ora, manca ancora il Consiglio di Stato come ultimo appello) dal Tar, scatenando ancora più polemiche sulla scena nazionale. Mentre si attende la compilazione di tutti gli elenchi degli Uffici Scolastici Regionali, questa mattina sono usciti quelli delle regioni più popolose, dove cioè ci saranno più cattedre disponibili. Ecco dunque che gli Usr di Lazio e Lombardia hanno fatto da capi fila, pubblicando i primi elenchi sui propri siti regionali istituzionali: clicca qui per gli elenchi Usr in Lombardia – clicca qui per gli elenchi Usr in Lazio
Pubblicate finalmente tutte le date del concorso scuola docenti 2016 con le prime prove scritte che vengono confermate come aveva preannunciato il ministro Giannini domenica scorsa: con un comunicato sul sito del Miur e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale esce il calendario delle prove scritte di questo finora complesso e caotico concorso scuola docenti a cattedra. Il calendario dunque previsto dalla nuova riforma Buona Scuola è uscito pochi minuti fa: si parte giovedì 28 aprile e l’ultima data possibile è il 31 maggio. Sono previste sessioni al mattino e al pomeriggio, e complessivamente le prove saranno 93 anni, considerati gli accorpamenti per ambiti di alcune classi di concorso. «A partire da oggi sui siti degli Uffici Scolastici Regionali (USR) saranno pubblicati gli elenchi dei candidati per ciascuna prova, con l’abbinamento candidato/aula», scrive il Miur sul suo sito, sottolineando che gli elenchi stanno pubblicati gradualmente e comunque almeno 15 giorni prima dello svolgimento dello scritto. Il numero ufficiale di iscrizioni pervenute sul bando di Istanze online è di 165.578.
Oggi sono uscite le date e il calendario delle prove scritte per il concorso scuola docenti 2016: tutte le novità sul sito Miur e la pubblicazione su Gazzetta Ufficiale, mentre proseguono polemiche che andranno avanti anche nei prossimi giorni sui ricorsi e le decisioni del Tar Lazio che potrebbero ancora sconvolgere i numeri degli iscritti al bando su Istanze online. L’esame per il concorso scuola inizierà il 28 aprile e proseguirà fino al 31 maggio: ma come avverrà in linea definitiva? Come riporta il sito del Miur con tutte le istruzioni complete (clicca qui per le info), la prova sarà computer based, ci saranno due turni, uno mattutino e uno pomeridiano: per il turno del mattino i docenti dovranno presentarsi alle 8 per tutte quelle operazioni di identificazioni burocratiche, mentre per il turno del pomeriggio gli insegnanti sono attesi alle 14. Da portare con sé i docenti dovranno portare il documento valido di riconoscimento, il codice fiscale e la copia della ricevuta versamento die diritti di segreteria: si ricorda che è necessario aver pagato una tassa per ogni classe di concorso per la quale si partecipa. Al momento dell’iscrizione andrò indicata la lingua straniera scelta tra le quattro indicate dal bando (spagnolo, inglese, francese e tedesco); la prova durerà nel complesso 150 minuti.
Mente si attende l’uscita delle date per il concorso scuola, inizio, svolgimento e fine delle prove scritte, aumentano gli elementi di confusione per un concorso a cattedra che dal Miur ai vari docenti italiani non ha reso quanto sperato dal ministro Giannini e dall’intero governo Renzi. Ad infiammare la polemica è certamente il rebus dei compensi per i commissari che al momento non sembra soddisfare per nulla le richieste dei docenti impegnati a giudicare gli iscritti al bando su Istanze online. Ogni candidato al concorso scuola docenti ha pagato 10 euro per partecipare, ma c’è chi ha fatto un doppio pagamento per partecipare a più classi di concorso: risultati, per 165mila partecipanti alle prove scritte, l’incasso equivale a 2 milioni di euro, compresi quelli per i precari. Ne servono però altri tre almeno per un compenso-paga decente per i commissari, come fare? Su Italia Oggi si pensa alle soluzioni e sostanzialmente sono due: o un atto del Miur che sblocchi fondi aggiuntivi per il mInistero (ma bisogna passare da Padoan dal Def), oppure un emendamento al dddl di conversione del decreto legge su scuola e università in discussione al Senato. L’uscita e la pubblicazione delle date per il concorso scuola docenti 2016 – su Gazzetta Ufficiale, sito Miur e qui sotto trovate tutte le indicazioni per inizio, svolgimento e termine delle prove scritte – non ha tolto il rebus ancora del tutto irrisolto degli insegnanti non abilitati. La questione infatti è del tutto aperta: il Ministero ha previsto il titolo di abilitazione come requisito minimo del concorso, ma fin da subito gli esclusi hanno presentato ricorso attraverso sindacati e studi legali ottenendo una sospensiva per partecipare all’iscrizione e i primi giudizi del Tar sembrava andare verso questa inclusione. Ma ieri sono arrivati altri giudizi collegiali del tribunale amministrativo regionale del Lazio che ha dato ragione al Miur, non ammettendo gli esclusi non abilitati: rimane a questo punto l’ultimo appello al Consiglio di Stato che si avrà purtroppo pochi giorni prima delle prove, che partiranno il prossimo 28 aprile. Il solito caos all’italiana insomma, con ricorsi e sentenze che potrebbero arrivare in sede d’esame: arriverà prima una dispensa con riserva del Miur?
Manca solo l’ufficialità della data della prova scritta del concorso scuola 2016, che è attesa per oggi anche se nei giorni scorsi il ministro dell’Istruzione Giannini ha anticipato che sarà il prodsimo 28 aprile. Questo dunque per quanto riguarda il giorno di inizio degli esami per gli insegnanti abilitati che si sono iscritti alla selezione. Resta da capire quale sarà la data ultima entro cui la prova scritta del concorso scuola 2016 andrà svolta: secondo le indiscrezioni uscite in questi giorni si tratterebbe del 20 maggio. Intanto continuano le polemiche riguardo ai docenti non abilitati che hanno fatto ricorso. Secondo quanto riportato da OrizzonteScuola “il TAR Lazio respinge la richiesta dei docenti in possesso del solo titolo di studio (laurea o diploma per ITP) con le ordinanze cautelari nn. 1664/16 e 1666/16. Il sindacato Anief, dopo la sentenza breve sui diplomati magistrali a indirizzo linguistico, annuncia immediato appello in Consiglio di Stato, con eventuale richiesta di misure monocratiche, nel caso in cui le cause saranno calendarizzate in camera di consiglio dopo l’espletamento delle prove concorsuali. I giudici di primo grado ritengono non più attuale la clausola di salvaguardia prevista dall’art. 402 del d.lgs. 297/94, nonostante non sia stata abrogata dal legislatore. La parola finale sull’ammissione con riserva dei ricorrenti ora passa ai giudici di appello”.
Oggi è il giorno ufficiale in cui il concorso scuola docenti 2016 vede finalmente la pubblicazione della data su Gazzetta Ufficiale dell’inizio prove scritte di questo nuovo e discussissimo concorso a cattedra. In realtà le anticipazioni fatte dallo stesso Ministro Giannini domenica sera dovrebbe solamente essere confermate oggi in Gazzetta e sito Miur, e trattasi del 28 aprile 2016 come primo giorno valido per le prove scritte del concorso scuola, mentre ancora rimane il dubbio sulla data limite; si parla del 20 maggio ma potrebbe anche slittare in più tempo, a seconda dei ricorsi e delle ulteriore e possibili decisioni dei tribunali a riguardo della norma varata dal Governo Renzi. Si attende dunque solo l’ufficialità delle date e di tutte le altre peculiarità della prova per i docenti, mentre intanto prosegue la polemica sul compenso dei commissari che dovranno giudicare l’esame, per non parlare della serie di ricorsi per gli insegnanti non abilitati che stanno per entrare di prepotenza nell’attualità del mondo scuola, più caotico che mai. Risvolti politici, ovviamente, con le opposizioni sul piede di guerra per le decisioni del Miur su questo concorso scuola: dopo il M5s, scende in campo anche Forza Italia che con Elena Centemero attacca duramente l’esecutivo. «Da mesi denunciamo l’inadeguatezza totale del compenso previsto per i commissari del prossimo concorso a cattedre, ora anche il premier ci dà ragione. Con ritardo purtroppo. Con retribuzioni irrisorie verso la professionalità dei docenti, è impensabile trovare delle figure valide per ricoprire il delicato ruolo di commissario d’esame in un concorso, ma ci auguriamo che il governo possa rimediare all’errore, per rispetto sopratutto verso la categoria dei docenti».