Dopo Sicilia, Lazio ed Emilia Romagna, anche in Piemonte, Abruzzo e Veneto sono stati riaperti, in vista del concorso scuola docenti 2016, i termini per la presentazione delle domande a commissario d’esame e presidente di commissione. Sono gli Uffici Scolastici Regionali a dare l’avviso, come riferisce OrizzonteScuola: in alcuni casi si legge che il motivo della riapertura delle candidature per i commissari è dovuto all’elevato numero di domande di partecipazione al concorso scuola docenti 2016 ma il sito di riferimento per i docenti sottolinea che “i veri motivi potrebbero essere altri: i bassi compensi rispetto al carico di lavoro e alla professionalità necessaria a svolgere il ruolo con competenza e correttezza (…) Certo che il MIUR, alla luce di quanto sopra descritto e soprattutto se il problema continui a diffondersi in diverse Regioni della Penisola, potrebbe riconsiderare i compensi previsti e pensare all’esonero dall’attività d’insegnamento per quei docenti impegnati nelle commissioni”.
In attesa di conoscere la decisione sui ricorsi al concorso scuola docenti 2016 il ministero dell’Istruzione difende gli abilitati, come riporta OrizzonteScuola: “Il MIUR ribadisce che continuerà ad adoperarsi nelle opportune sedi affinché il concorso si svolga così come previsto dalla legge 107, e dunque, in particolare, che a partecipare allo stesso siano solo i docenti in possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento prescritto per legge”. Ieri il Collegio giudicante del Tar del Lazio si è espresso sulla richiesta cautelare dei ricorrenti ma non è ancora noto il responso: la prossima data sarà il 21 aprile. E riguardo ai provvedimenti di ammissione con riserva alle prove scritte anche di docenti non abilitati stabiliti dal Tar del Lazio, sul sito di riferimento degli insegnanti si legge che il tribunale amministrativo “non è intervenuto nel merito della legittimità delle disposizioni impugnate. Il Tar si è infatti limitato, considerato che le date per l’udienza collegiale sono successive al termine ultimo per la presentazione delle domande di partecipazione al concorso, a concedere ai ricorrenti di avanzare comunque la domanda, ciò esclusivamente in ragione del pericolo di pregiudizio irreparabile a carico dei richiedenti, derivante dall’imminente scadenza del termine”.
Potrebbe svolgersi anche senza commissari la prova scritta del concorso scuola docenti 2016. Dopo la chiusura delle iscrizioni dei candidati alla selezione, in questi giorni è polemica per la formazione delle commissioni d’esame. In tre regioni infatti, Lazio, Sicilia ed Emilia Romagna, gli Uffici scolastici regionali hanno riaperto i termini per la presentazione delle domande per commissari e presidenti. Ma OrizzonteScuola fa sapere che le prove scritte si svolgeranno anche nel caso in cui le commissioni giudicatrici non siano formate: “Non è strettamente necessario che la commissione sia interamente costituita prima della relativa prova scritta, per la quale è necessaria solo la sorveglianza, che verosimilmente può essere affidata a docenti in servizio nella scuola in cui si svolgeranno le prove”. I ritardi nella definizione delle commissioni del concorso scuola docenti 2016 non porteranno in ogni caso all’annullamento della selezione ma potrebbero incidere sui tempi di assunzione degli insegnanti vincitori.