Si stanno moltiplicando i casi di ritardi nella correzione delle prove scritte del concorso scuola 2016. Come riportato da OrizzonteScuola, sono già stati segnalati i ritardi in Sicilia (infanzia e primaria) e in Veneto (scuola primaria), regione quest’ultima dove i ritardi sarebbero da attribuire “alle continue rinunce dei commissari”. Ma ci sarebbero ritardi nelle procedure di correzione, denunciano altri candidati alla testata di riferimento degli insegnanti. Anche in Umbria la correzione delel prove scritte è slittata, si parla addirittura del mese di novembre. In tutte queste regioni “le assunzioni non potranno essere portate a termine per il 15 settembre 2016, cosa sicuramente utile (e comprensibile, se “accaduta” intenzionalmente) a smaltire le graduatorie di merito della scuola dell’infanzia del concorso 2012, ma non comprensibile e tollerabile per la primaria”.
Nuova denuncia riguardo al concorso scuola 2016. Il Coordinamento TFA II CICLO e il Coordinamento Nazionale Docenti di Educazione Musicale segnalano, come riporta OrizzonteScuola, “irregolarità nelle prove pratiche di AD03 – accorpamento musica medie e superiori – Emilia Romagna”. Nella denuncia si legge che “la commissione, l’unica in tutta Italia, ha deciso di far estrarre 24 ore prima la traccia in busta chiusa e di non farla visionare a nessuno candidato, neanche a chi estraeva. Non si comprende il motivo di estrarre 24 ore prima se poi il giorno dopo si è costretti a sostenere una prova “a prima vista”. Tanto valeva far estrarre direttamente il giorno dopo e svolgere la prova senza nessuna programmazione preventiva , seduta stante. Ovviamente il bando non stabilisce questo e il motivo dell’estrazione 24 ore prima è proprio relativo alla Progettazione di una lezione, che non si può improvvisare. (…) Le prove pratiche in Emilia Romagna dureranno 10 giorni, il tempo per risanare la procedura c’è. Invitiamo la commissione e l’Usr Emilia Romagna a correggere la metodologia della Prova pratica che, altrimenti, potrebbe essere annullata o impugnata legalmente”. (clicca qui per leggere tutto)
Sono ancora tante le polemiche riguardo al concorso scuola 2016 che in questi giorni estivi va avanti con la correzione delle prove scritte, in vista degli orali. Sulle griglie di valutazione delle commissioni d’esame un candidato, il prof. Pietro Sanfilippo, pone una domanda: perché non prevedere griglie di valutazione nazionali, stabilite prima della prova, con il coinvolgimento dei sindacati? Il docente scrive a OrizzonteScuola: “Nel felicitarmi vivamente con i colleghi che hanno superato la prova scritta del concorso 2016 Ambito disciplinare AD05 inglese in Liguria, non posso, per rispetto alla mia professionalità e a quella degli altri colleghi che come me hanno partecipato senza successo alla prova (72 su 99), non sottolineare alcune approssimazioni e incongruenze che il concorso ha palesato. (…) La griglia degli indicatori di correzione per la Liguria è stata pubblicata il 24 giugno. Ricordo che la prova si è tenuta il 19 maggio. I candidati hanno conosciuto ex-post i criteri e i pesi assegnati a ciascuno criterio dalla Commissione e in base ai quali sarebbero stati valutati”. (clicca qui leggere tutto)
Per il concorso scuola docenti 2016 come per altri concorsi pubblici spesso si rimane sbalorditi per alcune contraddizioni incredibili: nonostante gli sforzi comunque lodevoli del Miur che dopo anni ha finalmente lanciato un nuovo concorso per 63mila nuove cattedre e posti a tempo indeterminato, rimangono alcune forti perplessità in alcune zone d’Italia per le correzioni sulle prove scritte e i criteri di ammissione agli orali di alcune commissioni. Una lettera di un docente infuriato, inviata a Orizzonte Scuola, mostra una delle tante contraddizioni del nostro ampio panorama d’istruzione italiana: «in Campania per la nuova classe di concorso A23 sono stati banditi 22 posti, per i quali concorreranno soltanto gli 11 candidati che hanno superato lo scritto. Qualora tutti gli ammessi all’orale dovessero superare la prova orale, rimarrebbe scoperto il 50% dei posti». Incredibile ma è proprio così: anche in altri Usr, le percentuali mostrano come in altri casi sparsi in Italia le non ammissioni all’orale sono maggiori dei posti che ci sarebbero a disposizione, con un evidente spreco di possibilità che a volte non viene neanche calcolato dalle singole commissioni. Il Miur in questa estate dovrà trovare una modalità per modificare i criteri e avere una più equa assegnazione rispetto a docenti spesso già abilitati in precedenza presso altri concorsi e che ora si ritrovano senza la possibilità di essere ammessi ad una nuova cattedra nella propria classe di concorso.