Si sono chiuse le prove Invalsi di italiano per la Scuola Primaria e già si guarda alla prossima tappa di venerdì prossimo, 5 maggio, con il test di matematica somministrato alle stesse classi di oggi, le II e le V elementari di tutta Italia. Saranno 30 quesiti per valutare le conoscenze degli studenti su relazioni, dati, previsioni, frazioni e numeri. Non solo, i ragazzi dovranno analizzare delle tabelle e dei grafici rispondendo alle relative domande. Intanto sono uscite questa mattina le spiegazioni e gli obiettivi commentati dallo stesso portale Invalsi, rispetto alle prove di italiano tenute oggi: «Le domande per le prove in seconda e quinta sono incentrate su punti nodali per la ricostruzione del significato del testo», spiega l’Invalsi, che poi conclude la nota, «in particolare indagano quei punti che possono rappresentare degli ostacoli alla comprensione dei testi che possono annidarsi a livello lessicale o sintattico oppure al livello della strutturazione logico-concettuale».
Non solo lo sciopero ma anche una contestazione politica per la prima giornata di Prove Invalsi 2017: si sono conclusi questa mattina i test di italiano per la Scuola Primaria e si attendono ora venerdì quelli di matematica sempre per le classi II e V elementari. Ma la polemica politica non tarda ad arrivare con il deputato M5s, Luigi Gallo, che su Facebook attacca il sistema Invalsi e le pratiche imposte dal Miur. «Quando il M5S parla del sistema dei test Invalsi lo fa facendo riferimento all’insieme delle politiche governative “SEMPLICISTICHE, BANALI, POPULISTE E QUALUNQUISTE” fatte negli ultimi 12 anni da tutti i governi che sui temi dei risultati di un sistema scolastico, della sua qualità ha fatto totalmente cilecca», ribadisce il grillino sui social. Il Movimento 5 Stelle nei prossimi giorni ha affermato di volere rimettere in discussione ancora il sistema Invalsi per provare a migliorare la qualità dell’offerta scolastica.
Sono tre le parti generali in cui sono divise le Prove Invalsi in corso in questi minuti in tutte le Scuole Primarie del Paese: le classi Seconde hanno esaurito il test d’Italiano e ora tocca alle Quinte cimentarsi con la prova preparata da Invalsi su via libera del Miur. Nello specifico, entriamo nel dettaglio di quanto preannunciato nei precedenti paragrafi e vediamo da vicino queste tre parti in prova: la prima è di esclusiva riserva per le classi Seconde e riguarda una prova preliminare di lettura che servirò a valutare le capacità dei bambini nella lettura specifica dopo due anni di Scuola Elementare e la comprensione esatta delle parole. Le altre due parti invece sono comuni anche alle quinte (ovviamente diversificate negli argomenti e nelle richieste): gli obiettivi della comprensione del testo provano a valutare la capacità di comprensione del brano unico e delle singole parti richieste nelle domande, con risposte aperte e anche circoscritte a piccoli elementi del testo di partenza. Da ultimo, vi saranno 10 domande secche di grammatica a risposta aperta o anche multipla (a crocette) in cui gli insegnanti dovrebbero riuscire a capire se eventualmente le conoscenze grammaticali degli studenti siano ad un livello sufficiente o meno.
Alle 9.30 scatta la prima prova Invalsi per le Scuole Primarie, in questa prima parte di mattinata con le classi Seconde. Le centinaia di bambini che si apprestano ai test d’Italiano dovranno sostenere le tre parti delle Prove Invalsi tra le 9.30 e le 10.45, tenendo conto che la prova di lettura dovrà durare al massimo 2-3 minuti (si tratta di un testo molto breve, ndr). Il test dura infatti 45 minuti per tutte le classi Seconde delle Scuole Elementari di tutta Italia: finite queste, sarà la volta della prova per le Quinte che durerà invece dalle 11 fino alle 12.30, non è prevista qui la prova di lettura ma il test è più lungo e strutturato con 75 minuti a disposizione per tutti gli alunni della V Primaria. Per le Quinte è prevista infatti una parte molto più consistente sulla grammatica, con 10 domande di regole applicate a risposta aperta o multipla per poter testare al meglio le conoscenze grammaticali degli studenti.
Si tiene questa mattina la prima delle Prove Invalsi 2017 nella Scuola Primaria, con le classi seconde e quinte interessate dal test d’italiano diviso come di consueto in tre sezioni diverse: prova di lettura, comprensione del testo e grammatica. Un test che dovrà valutare non tanto l’efficacia della prestazione ma la capacità di assimilazione delle competenze maturate durante l’anno in corso. Come però spesso accade, specie negli ultimi giorni, la giornata di oggi vede in parallelo la protesta dei sindacati e di molte associazioni di insegnanti e genitori contro il sistema Invalsi e le prove valutative del Miur: oggi lo sciopero indetto da Unicobas, Cobas, Sgb e Usb vedrà al centro le scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado (le scuole medie, ndr) mentre il prossimo 9 maggio, in concomitanza con la prova nazionale Invalsi nei Licei e nelle Superiori, ci sarà un secondo sciopero nazionale sempre contro il “metodo” Invalsi.
Tramite un comunicato congiunto degli stessi sindacati, in vista della prova nazionale di questa mattina, viene annunciato come le prove Invalsi «testimonino il modello del docente adattabile, derubricato a somministratore di prove standardizzate, le uniche ad avere reale valore nella valutazione, e ad illustratore di manuali per quiz, nel quadro dell’immiserimento materiale e culturale della scuola pubblica e del ruolo dei docenti, destinati ad un lavoro da manovali intellettuali». I sindacati puntano anche se non soprattutto a boicottare i test di oggi: in particolare per Sgb e Usb, lo sciopero consiste nella astensione dalla somministrazione, correzione e tabulazione specifica delle Prove Invalsi per l’intera durata del turno di test in dote agli alunni delle classi II e V di tutte le scuole Elementari d’Italia.
Domani mattina saranno tuti gli studenti di scuola Primarie per le classi Seconde e Quinte a sostenere le Prove Invalsi d’Italiano: nelle scorse settimane sono uscite alcune circolari dello stesso ente nazionale che organizza i test di domani in merito ai consigli e istruzioni per i docenti che dovranno somministrare le prove di valutazione. Sarà il Dirigente Scolastica a dove prendere le misure principali e necessarie affinché gli studenti possano lavorare in massima tranquillità cn gli insegnanti che invece dovranno nelle varie classi pensare a come dividere gli spazi interni, rendendo un po’ di distanza tra i banchi in modo da evitare il più possibile il fenomeno della copiatura (soprattutto per il fatto che verrebbe meno all’unico obiettivo rimasto, la valutazione delle competenze fin qui ottenute dagli studenti). «Gli orari per lo svolgimento delle prove sono stati indicati a livello nazionale, ma hanno un valore indicativo; il Dirigente Scolastico quindi può decidere se anticipare (ma non posticipare) l’inizio delle prove», riporta la circolare Invalsi. E poi ancora, autonomia assoluta degli studenti e se possibile nessuna indicazione aggiuntiva dell’insegnante presente: siccome poi saranno distribuiti 5 fascicoli di prove differenti per italiano, sono i docenti che dovranno fare in modo che gli alunni vicini non abbiano la stessa tipologia di test.
Fanno sul serio i sindacati contro le prove Invalsi: i Cobas hanno annunciato due scioperi «nel quadro della più generale opposizione alla legge 107 e agli otto decreti attuativi». È stato indetto uno sciopero per domani, 3 maggio, che riguarda la scuola dell’Infanzia, Primaria e Media, mentre il 9 maggio riguarderà la Scuola Superiore. Si tratta di un’agitazione del personale docente e Ata, della durata dell’intera giornata, che si pone l’obiettivo di boicottare le prove Invalsi come strumento di valutazione delle scuole, degli studenti e del persone. Prima di Pasqua era stato indetto un altro sciopero per oggi, 2 maggio, ma poi è rientrato perché la società Multiservizi aveva dovuto precettare diversi dipendenti per assicurare il servizio dopo il giorno festivo. La tensione resta, dunque, particolarmente alta nel mondo scolastico. Cobas sostiene che i docenti per adeguarsi ai quiz «dovranno conformare la propria didattica agli indovinelli». Così emergerebbe un modello di docente “adattabile”, «somministratore di prove standardizzate e “illustratore” di manuali per quiz». Cobas denuncia, dunque, l’immiserimento materiale e culturale della scuola pubblica e del ruolo dei docenti, i quali sarebbero destinati «ad un lavoro da “manovali intellettuali” tuttofare, flessibili e disponibili alle mutevoli esigenze di una sempre più cialtrona “scuola-azienda”». (agg. di Silvana Palazzo)
Mentre si attende il via alle Prove Invalsi 2017 per la Scuola Primaria, sono numerose come sempre le polemiche attorno al sistema di valutazione dell’ente in collaborazione con il Miur, considerato da molto insegnanti e dirigenti scolastici una “perdita di tempo” e un non efficacissimo strumento per testare la preparazione degli studenti. La presidente dell’istituto nazionale per la valutazione del sistema d’istruzione (Invalsi) anche per questo motivo ha annunciato novità, come raccontato negli scorsi burrascosi mesi nel settore scuola, ma a partire dal 2018: «Per le novità bisognerà attendere il 2018 quando sparirà il test in terza media», spiega la Ajello, che poi precisa, «verranno misurate le competenze anche in inglese e alla secondaria di secondo grado costituirà un requisito indispensabile all’ammissione all’esame di Stato». Dunque nessun cambiamento per quest’anno che sarà l’ultimo con questa disposizione di prove e test per le varie classi scolastiche. Da domani al 9 maggio al via le Scuole Elementari con alcuni scioperi programmati dai sindacati che mirano ad attaccare ancora una volta la scuola italiana e il sistema Invalsi.
Tornano le prove Invalsi per la scuola italiana, come sempre tra polemiche dai sindaci fino agli stessi studenti che ogni anno giudicano questo tipo di test più come una perdita di tempo che non come un reale vantaggio. Al netto di ogni critica, si parte già domani 3 maggio con la prima prova Invalsi del 2017, dedicata e indirizzata alle Scuole Primarie per le classi II e V per la materia d’italiano: va ricordato che questo tipo di test Invalsi non hanno valore di prova nazionale (solo per quest’anno sono ancora le terze medie ad avere la prova che incide sul percorso scolastico) bensì di Servizio Nazionale di valutazione, una indicazione in pratica non trascurabile per i professori incaricati di valutare il profitto dell’anno per ogni studente. Il test di domani per le Seconde e Quinte Elementare prevederà un test di lettura a tempo per i più piccoli, e un altro per la comprensione del testo per i più grandi (con anche le conoscenze grammaticali più importanti).
Domani 3 maggio sarà la prima prova Invalsi per le Scuole Primarie a dare l’avvio all’ultimo anno di test “ordinari” prima della riforma voluta dal Miur per il 2018 (la novità più grande è che le Prove Invalsi spariranno dall’esame di Terza Media). Già due giorni dopo, venerdì 5 maggio 2017, si terranno le seconde prove Invalsi per la scuola Elementare, questa volta di matematica. Saranno sempre le classi Seconde e Quinte a doversi cimentare con le prove di autovalutazione per verificare le competenze acquisite nel campo matematico durante la Scuola Primaria dell’obbligo (trenta quesiti che riguardano numeri, relazioni, funzioni, spazio e figure, dati e previsioni, riporta il Fatto Quotidiano). Il calendario delle prove andrà avanti poi settimana prossima, quando martedì 9 maggio 2017 arriveranno alle Scuole Superiori con tutte e due i test di matematica e italiano per le classi Seconde della Secondaria di Secondo Grado. L’ultima fase Invalsi sarà invece quella direttamente con implicazioni valutativa all’interno dell’esame di Terza Media: giovedì 15 giugno si terrà la sessione ordinaria nell’ambito dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione (3a media, il risultato farà media con i giudizi che ogni studente ha ottenuto nelle altre prove scritte e nell’orale dell’esame di terza media 2017.