Caro direttore,
davanti alle sfide che il destino mi ha posto lungo tutta la mia vita non mi sono mai tirata indietro. E non l’ho fatto nemmeno questa volta, decidendo di giocare fino in fondo la partita delle elezioni regionali. In questi pochi mesi di consiglio regionale ho iniziato a tentare di dare risposte a quei bisogni e a quelle domande che ho conosciuto prestando servizio nelle istituzioni di Milano, prima come assessore al Municipio 9 e adesso come consigliere comunale a Palazzo Marino.
La mia indole non mi ha permesso di lasciare il lavoro a metà, anzi, appena cominciato, per questo mi trovo a chiedere la fiducia degli abitanti di Milano e della provincia, per potere dare ancora il mio contributo alla Lombardia, alla regione traino d’Italia.
Il mio impegno all’interno della Lega mi ha permesso di portare avanti con serietà e pragmatismo le battaglie che più ci stanno a cuore: centralità della persona, creazione di spazi ed opportunità di sviluppo per la società civile, reale sostegno al terzo settore ed alle scuole paritarie. Senza dimenticare la sussidiarietà, ciò che tiene insieme tutto il resto e che troverà piena realizzazione con l’autonomia differenziata, quando avremo una Regione finalmente libera di autodeterminarsi dal punto di vista finanziario.
Questi temi non li porto avanti da sola, ma lo faccio con i tanti amici eletti con la Lega nei Municipi a Milano e nei consigli comunali della provincia, con i colleghi di partito nei consessi di cui faccio parte e con quelli che lavorano per il Paese a Roma, penso ad alcuni ministri della Lega con cui ho avuto modo di collaborare nell’ultimo periodo su temi come istruzione e disabilità. Un buon consigliere regionale è quello capace di costruire rapporti con amministratori, sindaci e rappresentanti di enti ed associazioni…Ed è stato proprio grazie a loro che, anche in pochi mesi, abbiamo potuto dare risposte su ristrutturazioni di case per le persone più bisognose o sulla riqualificazione di alcune aree per bambini e famiglie, misure capaci di rendere più bello il luogo in cui si vive. Piccole cose, ma vi assicuro determinanti per tanti aspetti del vivere comune.
Per questi motivi mi ricandido in Regione Lombardia convintamente con la Lega e a sostegno di Attilio Fontana. Per questi motivi vi chiedo di darmi fiducia. E no, non vi chiedo di dare fiducia alla volatilità di un progetto politico qualsiasi, buono solo per la campagna elettorale, ciò a cui vi chiedo di dar fiducia è la concretezza di una persona che, insieme ad una compagnia di amici, sta tentando di dimostrare con l’impegno quotidiano e i risultati ottenuti la propria passione per il bene della propria comunità e delle persone che ci vivono. Che la politica può essere ancora quello strumento a servizio delle persone. A nessuno di noi è stato chiesto di far politica. Abbiamo scelto di dare la nostra vita a questa particolare vocazione perché incapaci di non rispondere al richiamo di Papa Francesco di “scendere dal balcone” e di giocarsi la propria responsabilità anche nell’agone politico. Per questo rifuggiamo da una politica intesa come mero gioco di potere autoreferenziale, incapace di rispondere alle tante domande della nostra gente o che, considerandosi come l’unico modello possibile nel nostro ambito, cerca di eliminare tutti coloro che non rispondono a progetti personalistici.
È ancora possibile fare politica per aiutare le persone, soprattutto quelle che fanno più fatica? Ecco io credo di sì ed è a questo che vi chiedo di dare fiducia, ad una Politica che affonda le proprie radici nel popolo, quello che corre per accompagnare i figli a scuola e poi verso il posto di lavoro, ad una Politica che trae ispirazione dalla vita di tutti i giorni e con forza chiede semplicemente di poter continuare a servire.