Cos'è EnergIA e come funziona l'intelligenza artificiale sul sito Eni: un modo innovativo per rafforzare la trasparenza e spiegare la transizione energetica

Per incrementare la propria trasparenza e rendere più accessibili le informazioni per gli utenti, Eni ha introdotto nel proprio sito ufficiale una nuova tecnologia basata sull’intelligenza artificiale. Si chiama EnergIA e si tratta di un motore di ricerca intelligente che risponde in maniera chiara a domande riguardanti bilanci e dati economico-finanziari del colosso italiano dell’energia.



Utilizza un’AI generativa, che si basa sulla tecnologia RAG (Retrieve-Augmented Generation), recupera le informazioni, ad esempio dai documenti ufficiali dell’azienda, le analizza e risponde. Inoltre, è sempre aggiornato, perché, quando viene pubblicato un nuovo contenuto sul sito, EnergIA lo “assorbe” per poterlo utilizzare.



EnergIA, una nuova finestra sul mondo Eni

Il progetto è frutto del lavoro di un team interno che ha coinvolto la Direzione Comunicazione, guidata da Erika Mandraffino, e il Centro di Eccellenza sull’intelligenza artificiale di Eni, a San Donato Milanese. Questa tecnologia non sostituisce il lavoro delle persone, ma lo affianca per far sì che il tempo possa essere dedicato ad attività più creative. Dunque, è uno dei primi utilizzi avanzati dell’AI generativa in un sito aziendale non orientato al cliente.

COME FUNZIONA ENERGIA

Infatti, EnergIA migliora l’accesso alle informazioni su Eni per comprendere meglio, ad esempio, dati finanziari e strategie aziendali, con aggiornamenti delle informazioni quasi in tempo reale. I vantaggi rispetto alla ricerca tradizionale sono evidenti: le risposte sono mirate, complete e veloci, poiché i contenuti vengono analizzati rapidamente. Non vanno inseriti dati personali e non va utilizzato per cercare documenti specifici, visto che per questo c’è sempre il classico motore di ricerca. Gli utenti hanno la possibilità di valutare le risposte, lasciare commenti per contribuire al miglioramento del servizio e segnalare errori.



INFORMAZIONI PIÙ CHIARE SUL SITO ENI

Come raccontato anche a Prima Comunicazione da Erika Mandraffino, direttrice della comunicazione di Eni: “E’ un progetto che parte da lontano. E’ infatti dal 2016, prima ancora dell’attuale boom dell’AI generativa, che abbiamo iniziato a lavorare per mettere a punto un nuovo motore di ricerca. Un cambiamento importante, frutto di anni di lavoro e l’evoluzione naturale dell’impegno di Eni verso l’innovazione e la trasparenza, rendendo la comunicazione più chiara, accessibile e centrata sulle esigenze degli utenti”.

Grazie a questo nuovo approccio, è possibile fare vera cultura dell’energia: spiegare in modo semplice concetti complessi come la decarbonizzazione, la transizione energetica e l’innovazione, superando il vecchio modello delle FAQ. In fondo, non può esserci una vera transizione energetica senza un salto anche sul piano tecnologico. Anche l’integrazione sul sito è stata pensata con attenzione: l’esperienza dell’utente è stata arricchita, ma senza stravolgere la struttura a cui i visitatori sono abituati.

COME ENI HA UTILIZZATO FINORA L’AI

Mandraffino evidenzia come la trasparenza sia uno dei pilastri della comunicazione di Eni, con l’AI generativa che fornisce un aiuto importante. Ma questo non è l’unico utilizzo dell’AI in Eni, che la impiega da anni in ambito comunicazione: per il monitoraggio reputazionale in tempo reale, per analizzare media e sentiment, per avvisi automatici su anomalie nei contenuti, per analizzare i social e il comportamento degli utenti, e creare newsletter interne con modelli linguistici avanzati (LLM).

Eni, di fatto, lavora “da anni con soluzioni tecnologiche all’avanguardia per misurare efficacemente e in real time le attività di posizionamento che si inseriscono in un contesto comunicativo sempre più frammentato e polarizzato”.