Energia elettrica, secondo Terna i consumi sono aumentati del 2,8% a settembre: più dell'85% del fabbisogno coperto della produzione interna

Sono stati pubblicati nelle ultime ore gli ultimissimi dati sull’energia elettrica raccolti da Terna e riferiti al mese di settembre, primo dopo l’estate che – notoriamente – porta a un calo della domanda e dei consumi e in un contesto climatico del tutto simile a quello dello scorso anno con temperature mediamente alte e giornate complessivamente ancora piuttosto lunghe: l’osservazione generale che emerge dai dati di Terna – e ci arriveremo a breve – è che cresce sempre di più la quota di energia elettrica coperta dalla produzione interna rispetto a quella “acquistata” dall’estero.



Partendo dal principio, non stupirà che nel mese di settembre i consumi di energia elettrica sono aumentati del 2,8% rispetto al mese di agosto, proprio in virtù del cambio di stagione e della ripresa delle attività lavorative e di quelle scolastiche: complessivamente il consumo si è attestato a 26 miliardi di kWh mensili (1,3 in più rispetto ad agosto) che se rapportati al dato di settembre del 2024 sono pari all’1,2% in più; oppure allo 0,4% dopo le correzioni del calendario e delle temperature.



A livello territoriale in Italia, comunque, non si notano sostanziali differenze tra Nord, Centro e Sud nei consumi di energia elettrica con appena 0,1 punti di scarto tra Nord e Sud (con aumenti rispettivamente dell’1,2 e dell’1,1 per cento rispetto ad agosto) e di 0,2 punti rispetto al Centro (1,3 per cento in più nell’arco di un mese).

Energia elettrica: a settembre le rinnovabili hanno coperto più del 40% del fabbisogno italiano

Interessante, però, è il dato relativo alla produzione di energia elettrica perché durante il mese di agosto le fonti interne hanno coperto efficientemente l’85,3% della domanda nazionale (ovvero 22,5 miliardi di chilowattora) con il resto della quota – 14,7% – coperto dall’energia acquistata all’estero: non stupirà, dunque, che l’import energetico è diminuito – in questo caso nell’arco di tutti e nove i mesi del 2025 – dell’8,9% rispetto al medesimo periodo del 2024.



Foto di Los Muertos Crew (Pexels)

Ancor più interessante è il fatto che grazie all’energia elettrica prodotta con le rinnovabili è stato soddisfatto il 40,9% della domanda: in questo capitolo, Terna rileva un netto calo produttivo per l’eolico (diminuito dal 23,4% lo scorso mese) e cali meno marcati anche per l’idrico e il termico; mentre la parte del leone l’ha fatta il fotovoltaico (aumentato del 30,7%), il geotermico (+1,2%) e – soprattutto – i sistemi di accumulo, aumentati del 49,3% rispetto al mese di agosto.