Il ministro Enrico Giovannini sull'emergenza immigrazione: "Il tema delle migrazioni è molto difficile e va affrontato anche a livello europeo"
Soffermandosi sulle ultime misure introdotte dal governo col green pass, Enrico Giovannini ha sottolineato che sui trasporti la fumata bianca è arrivata dopo un confronto approfondito con operatori ed enti locali: «L’elemento chiave è il controllo: non è possibile verificare il possesso del green pass e garantire un servizio adeguato per spostamenti in autobus o metropolitana. I treni a lunga percorrenza, le navi e gli aerei hanno invece tempi diversi ed è possibile controllare i certificati dei viaggiatori. Inoltre, nei trasporti locali i tempi di permanenza a bordo sono considerevolmente minori. Resta il fatto che la vaccinazione è il miglior modo per ridurre la probabilità di essere contagiati».
ENRICO GIOVANNINI SU PONTE SULLO STRETTO E MIGRANTI
Nelle ultime settimane è tornato di moda il dossier Ponte sullo Stretto e sono attesi aggiornamenti degni di nota nelle prossime settimane. Enrico Giovannini ha precisato che lo studio di fattibilità non coincide con l’avvio della progettazione, ma risponde a una serie di domande sul tema. «È uno studio molto impegnativo che affidiamo a Italferr, il soggetto migliore per valutare tutte le variabili. Senza questa valutazione non ha senso prendere posizione. Peraltro, noi ci siamo limitati a portare avanti quanto previsto dal precedente governo e richiesto dal Parlamento lo scorso giugno», ha spiegato il ministro, evidenziando che è stata esclusa l’ipotesi dei tunnel, mentre restano in auge le opzioni al ponte a campata unica o a quello a più campate. Enrico Giovannini ha poi commentato l’aumento degli sbarchi annotato nelle ultime settimane, in primis ha ringraziato la Guardia costiera e le altre forze coinvolte per il lavoro straordinario nel salvare vite umane: «Il tema delle migrazioni è molto difficile e va affrontato anche a livello europeo. Draghi a giugno ha provato a mettere la tematica in agenda al vertice Ue ma altri Paesi hanno rinviato all’autunno, quando spero che la posizione italiana sia presa in seria considerazione da tutti gli altri Paesi».
