Enrico Letta/ “Chi dice no allo ius scholae è razzista”

- Carmine Massimo Balsamo

Il segretario del Pd Enrico Letta teme la crisi di governo: "Appoggio esterno del Movimento 5 Stelle farebbe finire la legislatura"

enrico letta Enrico Letta, segretario del Pd (LaPresse)

Maggioranza a rischio, i dossier ius scholae-cannabis dividono le forze a sostegno del governo Draghi, senza dimenticare le fibrillazioni nel mondo 5 Stelle. Galvanizzato dal successo ai ballottaggi delle comunali, Enrico Letta ha le idee chiare sul da farsi da qui alla fine della legislatura, ma non lesina critiche al centrodestra, in particolare sulla posizione assunta sulla legge sulla cittadinanza.

Come riporta La Stampa, Enrico Letta non ha utilizzato mezzi termini contro Lega e Fratelli d’Italia per il no secco allo ius scholae: a suo avviso, Salvini e Meloni vogliono “la continuità della razza italiana”. Accusa durissima di razzismo, dunque. Ma non mancano i moniti per i suoi dem, in particolare per quanto riguarda le prossime politiche: l’invito è di “non accapigliarsi già sui collegi”.

ENRICO LETTA TRA GOVERNO E POLITICHE

Per quanto riguarda il caos all’interno del M5s, Enrico Letta stoppa le eventuali fughe in avanti dell’alleato Giuseppe Conte: il sostegno esterno al governo decreterebbe la fine della legislatura. Ma non solo: in tal caso, i 5 Stelle correrebbero da soli alle prossime elezioni. L’ex premier si è detto fiducioso in vista delle politiche – “non abbiamo paura possiamo vincere” – anche se di campo largo si parlerà poi a luglio. Riflettori accesi sulla legge elettorale, Enrico Letta vorrebbe che ognuno si conquistasse il suo seggio e che “non siano blindati come tutti i seggi del Rosatellum”, attuale legge elettorale. Secondo il segretario dem, “fa la differenze anche per noi se abbiamo i nostri che corrono disperatamente, è un’altra cosa una campagna fatta da chi non ha bisogno di correre”. Enrico Letta ha inoltre rivendicato il lavoro del mondo Pd: “Se non ci fossimo stati noi, il Paese ora sarebbe invaso da una marea di destra e invece abbiamo davanti la prospettiva di costruire un progetto per gli italiani, non alleanze astratte. Un progetto con chi ci starà, senza veti ma con la voglia di incontrare il consenso degli elettori”.





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