Enzo Muscia, l’imprenditore che ha rilevato l’azienda da cui era stato prima licenziato, è il protagonista della fiction di Rai1 Il mondo sulle spalle.
La speranza di Enzo Muscia
“Il coraggio per fare tutto quello che ho fatto me lo ha dato mio figlio, che in bilico tra la vita e la morte è riuscito a restare nella vita. Da quel giorno non ho più avuto paura di niente”, ha dichiarato Enzo Muscia in un’intervista all’Agi. Due anni fa, Muscia ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica su iniziativa di Sergio Mattarella. Il suo libro (Tutto per tutto. Come ho fatto rinascere l’azienda che mi aveva licenziato e ho assunto i miei ex colleghi) ha portato alla ribalta lui e la sua storia, al punto tale che, per un periodo, Enzo ha fatto il giro delle trasmissioni televisive per parlare di sé e lanciare un messaggio di speranza. Il suo vero obiettivo, al di là della fama passeggera, è proprio questo: “dare serenità e nuove opportunità”.
Enzo Muscia parla degli obiettivi raggiunti
“Nel 2011, la filiale italiana della multinazionale francese Anovo aveva 320 dipendenti, un portfolio clienti importante e produceva utili. Come un fulmine a ciel sereno, a un certo punto ci comunicarono che la case madre, quotata in Borsa, voleva chiudere la filiale per risanare i conti”, racconta Enzo Muscia. Inizialmente, i dipendenti assunti furono solo 8. All’epoca dell’intervista, invece, l’azienda ne contava ben 32. Alla fine del 2018, l’imprenditore ha anche aperto una filiale a Torino, laddove – tra l’altro – è stato girato il film Tv. Muscia ha in qualche modo replicato la storia di Saronno: “Ho rilevato una filiale Samsung chiusa da un anno per il fallimento dell’azienda che la gestiva e riassunto gli otto dipendenti che ci lavoravano”. Sempre nel 2018, Muscia ha fatturato 2 milioni di euro (“quasi un miracolo, per chi come noi vende manodopera”) e adesso punta a ripescare ancora altri ex dipendenti.