GRECIA/ Papademos giura da premier. Alle 13 il nuovo governo

- La Redazione

Oggi Lucas Papademos, ex vicepresidente della Banca centrale europea, designato come guida tecnica per trascinare il Paese fuori dalle sacche della sua drammatica situazione finanziaria 

Grecia_Tempio_EuropaR400 Foto Ansa

La Grecia è una svolta storica. Oggi Lucas Papademos, ex vicepresidente della Banca centrale europea, designato come guida tecnica per trascinare il Paese fuori dalle sacche della sua drammatica situazione finanziaria, presterà giuramento. E con lui il nuovo governo. I nuovi ministri saranno annunciati dopo le 13 italiane. Sembra, secondo indiscrezioni, che l’attuale ministro delle Finanze,  Evangelos Venizelos, manterrà l’incarico. Compito del nuovo premier, sarà quello di metter mano a quelle riforme lacrime e sangue necessarie per dare agli investitori e alle istituzioni europee le garanzie per potere continuare a erogare le tranche del pacchetto di aiuti occorrenti a impedire la bancarotta e riuscire a continuare a pagare pensioni e stipendi dei dipendenti pubblici. I provvedimenti che il nuovo governo dovrà varare sarebbero stati, probabilmente, irrealizzabili da un esecutivo politico. Non a caso, l’ex primo ministro George Papandreu aveva proposto di sottoporre a referendum l’insieme della manovra d’austerity. Per scollarsi di dosso la responsabilità dei sacrifici che i cittadini avrebbero dovuto sopportare per la severità di tale manovra, comprendente, tra le altre cose, l’aumento delle tasse, li taglio degli stipendi per i dipendenti pubblici e il licenziamento di quelli in esubero.

La mossa aveva fatto infuriare Francia e Germania. Infatti, laddove l’esito della consultazione fosse stato negativo, si sarebbe determinata l’uscita della Grecia dall’euro. E con essa, con ogni probabilità, la fine stessa dell’euro. In ogni caso, l’eventualità, per il momento, è stata scongiurata. I due principali partiti del Paese – i socialisti, attualmente al governo, e il centrodestra, all’opposizione – hanno finalmente trovato un accordo, ponendo fine ad una trattativa che stava rischiando di lacerare ulteriormente il Paese. Ora Papademos avrà il compito di estendere il paino da 130 miliardi di euro, e sanare le divisioni interne allo scenario politico che, nonostante tutto, continuano a vedere divisi e contrapposti i leader dei principali partiti in vista delle elezioni.

Tra le misure principali che dovrà attuare quanto prima possibile, la vendita del patrimonio pubblico,la lotta all’evasione fiscale e la limatura del’ingente debito pubblico.«Il cammino – ha dichiarato – non sarà semplice ma sono certo che i problemi verranno risolti più velocemente e con un minor costo se ci sarà unità, comprensione e prudenza».





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