Elezioni presidenziali in Francia. Il presidente uscente Nicolas Sarkozy tenta di conservare il suo ruolo contro lo sfidante, il socialista Francois Hollande che in caso di vittoria riporterebbe la sinistra all’Eliseo dopo ben diciassette anni di assenza. Erano cioè i tempi di Francois Mitterrand quando i socialisti lasciarono il governo della repubblica francese. Dai sondaggi risulta favorito, e alla grande, proprio Hollande: Sarkozy pagherebbe un governo che lo ha visto spesso in contrasto con i francesi, non ultimo il suo ruolo di leader nello scatenare la guerra in Libia. Ma sempre secondo altri sondaggi, sarebbe in recupero: le preoccupazioni per una crisi economica che potrebbe colpire la Francia in caso di cambio di governo spaventano i francesi. Sarkozy ha giocato molto su questo punto durante la sua campagna elettorale ricordando ad esmepio il crollo che ebbe la Borsa francese quando venne eletto Miterrand. Anche l’Europa sembra impaurita da una possibile vittoria socialista. Ma soprattutto chi vince potrebbe essere il partito degli astensionisti: secondo alcuni esperti, potrebbero raggiungere la cifra record dei diciotto milioni. Ricordiamo che le elezioni francesi prevedono il doppio turno: Sarkozy infatti è consapevole di non raggiungere un buone risultato in questo primo turno e spera di fare la rimonta al momento del ballottaggio. Attualmente il distacco tra i due maggiori candidati è di dieci punti a favore di Hollande, il secondo turno elettorale è previsto il prossimo due maggio. Ma alcuni esperti dicono che se Sarkozy non vince già al primo turno, non rimonterà mai più. Ci sono in corsa naturalmente anche altri candidati, che non hanno speranza di vincere, ma saranno poi decisivi nell’orientare i loro elettori al momento del secondo turno. Ad esempio la candidata del Fronte nazionale Marine Le Pen, figlia di Jean-Marie che secondo alcuni analisti potrebbe anche superare il record del genitore e cioè il 16,8% delle preferenze. Un sacco di voti che in campagna elettorale proprio Sarkozy ha cercato di dirottare verso di se. C’è poi il candidato del vecchio partito comunista, Jean-Luc Melenchon che invece fa concorrenza a Hollande: sembra che i suoi voti al ballottaggio andranno comunque al candidato socialista. Melanchon è considerato comunque la vera sorpresa di queste elezioni in termini di riscontro positivo. Grande delusione per il candidato del centro Francois Bayrou che non è neanche riuscito a qualificarsi per il ballottaggio per la terza volta consecutiva, meno del 10% di voti. Quindi Eva Joly, candidata di Europe Ecologie, secondo i sondaggi ha uno scarso 2,5%. Infine l’indipendente Nicolas Dupont-Aignan, il trotzkista Philipe Poutou, la pasionaria di Nathalie Arthaud, e Jacques Cheminade, che vuole radere al suolo le Borse da Wall Street alla City.
Ricordiamo che il Presidente della Repubblica è eletto direttamente dal popolo con sistema elettorale maggioritario a doppio turno, con ballottaggio così come l’Assemblea nazionale, la quale ha il potere di sfiduciare il primo Ministro. Ricordiamo che i cittadini francesi che si trovino in Italia possono esercitare il loro diritto di voto recandosi presso ogni consolato francese presente nel nostro Paese.